Salve a tutti.
Chiedevo consiglio per la mia situazione.Ho 41 anni e dal 2005 assumo paroxetina per pensieri ossessivi (tra l'altro una tipologia veramente poco diffusa, che hanno definito "pensieri metafisici ossessivi"). I primi anni sono arrivato anche ad assumerne 50 mg al giorno; in effetti sono rinato ma negli anni ho sviluppato delle problematiche , tra cui la sindrome delle gambe senza riposo, che alcuni medici hanno correllato alla paroxetina stessa. In questi ultimi anni avevo trovato un "compromesso", assumendo 20 mg di farmaco. I problemi alle gambe e l'irrequitezza è diminuita, divenendo sopportabile ma ho sviluppato una forma di depressione lieve ma costante. Il mio medico di base mi ha consigliato di fare una visita specialistica da uno psichiatra, il quale mi ha proposto di sostituire la paroxetina con la sertralina. Procedura ad "incrocio" : in 28 gg passaggio da 25 mg di sertralina a 100 mg (aumento ogni 7 gg) e nel contempo riduzione paroxetina da 20 mg a 0 (diminuzione 10 mg dopo 14 gg).
Risultato: sono passati circa 40 gg dall'inizio della procedura e sto vivendo l'inferno: a parte i primi giorni con varie sintomatologie fisiche (dolori addominali, diarrea) ho iniziato ad avere forti palpitazioni, ansia ingestibile, e in questi ultimi giorni il ritorno dei pensieri ossessivi per cui sono stato curato all'inizio. Sto veramente molto male e faccio fatica ad andare avanti. Lo psichiatra mi ha dapprima prescritto xanax al bisogno, poi mi ha detto di prendere 10 gg al mattino e 10 gg dopopranzo e alla sera se non riuscivo a dormire. A parte i primi giorni, dopo sono stato costretto ad aumentare le dosi (ora 15 gg + 15) e comunque semplicemente evito di innscare attacchi di panico ma sto comunque male.
Cosa mi sta succedendo? In confronto, prima di questo cambiamento ero la persona più felice al mondo...
Vi ringrazio anticipatamente per le eventuali risposte; ho comunque provveduto a dare il mio contributo per sostenere questo progetto .