ansia, dap, perdita di efficacia cipralex?

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Re: ansia, dap, perdita di efficacia cipralex?

Messaggioda VASVE » ven dic 22, 2017 5:25 pm

Avete ragione, prendo lo xanax perchè all'ultima visita la dottoressa mi ha detto che se mi decido a cambiare l'antidepressivo, non è il caso che cambi adesso l'ansiolitico.
Le ho anche detto che non vorrei l'efexor proprio per la questione delle palline all'interno e che non vorrei doverle poi contare ecc..e lei mi ha detto che è sbagliatissimo aprire le capsule e che si procede con le dosi pronte disponibili in commercio. e inoltre mi ha detto che dovrei prenderlo a vita, quindi non preoccupandomi dello scalaggio.
ho provato a sentire un altro psichiatra 2 mesetti fa, il quale mi ha detto invece di continuare cipralex 20 mg e di continuare però anche con un ansiolitico più volte al giorno, anche per un anno o più se è il caso, per contenere i sintomi.

Di certo non posso autoprescrivermi la sertralina o qualunque altra cosa..
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Re: ansia, dap, perdita di efficacia cipralex?

Messaggioda admin » ven dic 22, 2017 5:31 pm

Come avrai constatato anche tu, l'approccio dei due psichiatri che hai consultato è diverso tra i due.
Inoltre, i nostri suggerimenti sono anch'essi diversi da quelli che ti hanno dato entrambi gli psichiatri.
Quindi, hai tre pareri distinti.
Perchè non ti rivolgi ad un terzo psichiatra ? Magari sarai piu' fortunata !
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Re: ansia, dap, perdita di efficacia cipralex?

Messaggioda VASVE » ven dic 22, 2017 5:43 pm

Il problema è proprio questo. Un paziente psichiatrico può arrivare ad un punto in cui non riesce a capire più se ci sia una strada più giusta di un'altra. Ogni psichiatra la pensa in modo diverso dall'altro, sembra sempre tutta una questione di tentativi e fortuna. E non dovrebbe essere così. Perchè la pelle è di chi soffre.
La mia dottoressa tenta di "consolarmi" dicendo che ormai tutti soffrono di qualche patologia cronica, e che se avessi il diabete non mi opporrei all'assunzione dell'insulina. Ma a me sembra un esempio molto superficiale questo. Una persona col diabete può sapere con certezza di cosa soffre attraverso degli esami, attraverso la misurazione della sua glicemia. Un paziente con ansia e panico e altre patologie psichiatriche, non ha nulla di questo a disposizione. Si assumono farmaci alla cieca sperando di trovare quello giusto. E ogni medico ha una idea diversa sul da farsi.
Considerando pure che il mio problema deriva da una fobia legata al cibo e all'assunzione di farmaci (già per me è uno stimolo ansiogeno prendere cipralex e xanax), l'idea di cambiare pure molecola, così, sperando che funzioni, mi angoscia.

Ps: dimenticavo che il secondo psichiatra, mi aveva detto che se proprio dovevo cambiare il cipralex, lui avrebbe optato per la paroxetina. Anche la mia psichiatra mi prospetta paroxetina se rifiuto la venlafaxina.
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Re: ansia, dap, perdita di efficacia cipralex?

Messaggioda VASVE » gio dic 28, 2017 6:05 pm

Buonasera a tutti e buone feste...Divido in tre il messaggio per essere più schematica:

-In merito all'ultimo messaggio che ho scritto (forse non lo avete ancora letto), volevo chiedervi: esistono degli esami che in qualche modo possano aiutare uno psichiatra a capire cosa accade nel cervello di una persona. Io dopo 7 anni di tormenti e due ricadute, di cui l'ultima grave e da cui non ,o riprendo più dopo ben 6 mesi di farmaci, non riesco più a capire nulla, soprattutto per le opinioni tutte diversissime tra loro date da vari specialisti.

-Leggo spesso in vari articoli che la pratica di dare antidepressivi a chi ha un disturbo di ansia e panico sia nata per interessi delle case farmaceutiche. I brevetti degli ansiolitici sono scaduti e guadagnano di più propinando gli SSRI. Visto il vostro andare un po' "controcorrente", cosa mi dite a riguardo?
I medici continuano a dire alla gente che gli SSRI non danno dipendenza, per questo sono preferibili, ma alla fine non è affatto vero e ne facciamo comunque le spese noi non venendo nemmeno creduti.

-Ho capito che il cipralex ormai non ha più senso che lo prenda. Questa volta non mi sta più aiutando e mi dispiace immensamente perchè non mi ha mai dato effetti collaterali spiacevoli. O lo cambio, oppure devo prendere ansiolitici senza pormi un limite di tempo. Noto che anche con l'ansiolitico in circolo ho ansia e agitazione, soprattutto se sono sottoposta alla mia fobia (che non posso evitare). A gennaio dovrò tornare a visita.
La venlafaxina propostami è adrenergica e per voi è un bene ma il formato è pessimo e non vorrei assumerlo. Peraltro so che ha pure un'emivita corta (circa 11 ore) e che il GAD non è tra i disturbi per cui è stata studiata di più. Forse solo un paio di studi. Ma come si fa a fidarsi?
La paroxetina è l'alternativa alla venlafaxina propostami e vorrei capire quali sono gli svantaggi di questa molecola. é molto antistaminica? io questo vorrei evitarlo perchè assumo già antistaminici. E non vorrei nemmeno ingrassare. Non posso credere che sia un caso che molte persone ingrassino molto con paroxetina e non con altri..
Insomma, io non voglio sbagliare..già mi son pentita di essermi fatta convincere sei anni fa ad assumere SSRI...Ma non ho più una vita.
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Re: ansia, dap, perdita di efficacia cipralex?

Messaggioda admin » ven dic 29, 2017 3:45 pm

Abbiamo selezionato uno psichiatra di Palermo. E' entrato da poco ufficialmente nella nostra lista di psichiatri "in prova".
Ti forniamo il riferimento in privato.
E' disponibile a riceverti a breve, nel caso tu sia interessata ad una sua consulenza.

Riguardo alle tue domande:
1) non esistono esami o test diagnostici in grado di valutare un disturbo psichiatrico
2) I farmaci sono potenti e oggi si riescono a curare tutti i disturbi psichiatrici, anche i piu' gravi. E' verissimo il conflitto di interesse delle case farmaceutiche.
3) Non è detto che non abbia piu' senso prendere l'Escitalopram. Pero' secondo noi vale la pena provare a cambiare con la Sertralina (dovresti avere un lieve miglioramento e meno difficoltà/rischi nelle successive riduzioni).
4) Sconsigliamo il passaggio a paroxetina (non avresti alcun vantaggio rispetto a tenerti l'Escitalopram).
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Re: ansia, dap, perdita di efficacia cipralex?

Messaggioda VASVE » ven dic 29, 2017 7:10 pm

Quindi è per questo che la dottoressa ha pensato alla venlafaxina? perchè agisce sulla componente adrenergica? So che lo fa però solo ad una certa dose..
Inoltre non ho capito: la venlafaxina la si prende più di una volta al giorno data la sua breve emivita?

Anche io vorrei evitare la paroxetina, già sei anni fa la rifiutai. Però voi dite che non avrei nessun cambiamento rispetto all'escitalopram. Perchè? Molte persone passano da un SSRI senza componente adrenergica ad un altro sempre senza componente adrenergica e migliorano.
Quello che mi preme più di tutto è non rischiare che l'ansia peggiori con un farmaco attivante e la mia dottoressa credo non mi dia lo zoloft perchè teme, forse per la sua esperienza, che potrei schizzare per aria. Sono sfinita e fisicamente molto provata.
Voi dite che non è detto sia inutile prendere ancora cipralex 20 mg, ma a malincuore a me sembra di sì perchè lo prendo da sei mesi e sto sempre male, dovrei prendere ansiolitico tutto il giorno ma io mi trattengo e soffro, magari lo prendo solo la sera a piccole dosi, non voglio diventare schiava anche dell'ansiolitico nonostante un SSRI alla dose massima. Non ha senso. Negli ultimi giorni ho anche avuto un peggioramento, non riesco a mangiare. Peso 45 chili per 1.68, sono diventata anemica, ho diverse carenze, perchè l'ansia mi consuma e non mi permette di mangiare senza farmi venire crisi forti. Quindi è chiaro che l'escitalopram ha smesso di agire. Ho ricominciato 20 mg il 24 giugno, è il 29 Dicembre e niente, un calvario che non finisce. E le prime due volte in un paio di mesi mi ero ripresa dopo un paio di mesi. Quindi qualcosa non torna.
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Re: ansia, dap, perdita di efficacia cipralex?

Messaggioda VASVE » mer gen 03, 2018 5:24 pm

VASVE ha scritto:Ma l'ansiolitico riduce l'adrenalina in circolo, già rilasciata, o impedisce il rilascio di nuova adrenalina?

C'è un motivo per cui vi chiedo questo.
Essendo un soggetto con allergie, in caso di reazione allergica, il corpo, per difendersi naturalmente e fronteggiarla nei primi momenti, rilascia adrenalina.
Se un soggetto è sotto ansiolitico e ha una reazione a qualcosa, rischia che il suo corpo non rilasci adrenalina perchè bloccata dalla benzodiazepina?
So che è una domanda particolare, ma mi sembra lecita nel mio caso.


Riguardo a questa domanda mi avete risposto così:

admin ha scritto:No. Se avessi un attacco allergico, verrebbe rilasciata altra adrenalina, la quale non è bloccata dall'ansiolitico (in quanto l'ansiolitico riduce solo l'adrenalina stimolata dall'attivazione dei recettori GABA, dato che agisce direttamente su quelli... !!! e non agisce sull''adrenalina direttamente)


Ieri ho letto un articolo che riporta qualcosa che invece va in contrasto con la nostra risposta e che mi preoccupa riguardo alle allergie. Riporto:
"come conseguenza dell'attività inibitoria del gaba causata dalle benzodiazepine, diminuisce la produzione da parte del cervello dei neurotrasmettitori eccitatori che comprendono norepinefrina, serotonina, dopamina. Tali neurotrasmettitori sono necessari per il normale stato di veglia e reazione, la memoria, il tono e la coordinazione del muscolo, le secrezioni dell ghiandole endocrine, il controllo della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna ed una miriade di altre funzioni che possono essere alterate dalle benzodiazepine."

Praticamente si dice che l'uso di benzodiazepine può essere problematico rispetto alla risposta naturale dell'organismo per contrastare una reazione allergica ( secrezioni endocrine, pressione sanguigna..)
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Re: ansia, dap, perdita di efficacia cipralex?

Messaggioda VASVE » mar gen 09, 2018 6:32 pm

Vi siete arresi con me? :) (ironizzo, scusate)

Ho inviato due messaggi ultimamente ma non ricevo risposta :(
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Re: ansia, dap, perdita di efficacia cipralex?

Messaggioda VASVE » mar gen 16, 2018 6:14 pm

Buonasera,

perchè non ricevo più risposte da parte degli admin? :(
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Re: ansia, dap, perdita di efficacia cipralex?

Messaggioda admin » gio gen 18, 2018 2:15 pm

Abbiamo già risposto a tutte le tue domande (per lo meno a quelle inerenti al tuo caso specifico).
Ora sta a te decidere come agire.
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Re: ansia, dap, perdita di efficacia cipralex?

Messaggioda VASVE » ven gen 19, 2018 2:11 am

Io sto continuando a prendere cipralex 20 mg...Tra qualche giorno saranno trascorsi 7 mesi a questa dose. Purtroppo l'ansia c'è sempre con i soliti sintomi. Non prendo nessun ansiolitico da quasi un mese però, perchè lo xanax cominciavo a non sopportarlo più.
Voi mi avete consigliato la sertralina dicendomi che mi avrebbe dato un lieve miglioramento. In realtà un lieve miglioramento mi servirebbe a poco. Inoltre lo zoloft dà spesso effetti negativi all'apparato gastrico ed io non posso rischiare di peggiorare la mia situazione di stomaco che per adesso è messa maluccio per una forte gastrite. L'escitalopram riesco a prenderlo anche a digiuno ed è indicato anche nel foglio illustrativo che lo si può assumere senza cibo, a differenza di altri.

Volevo chiederVi: voi parlate sempre del fatto che l'ssri deve in qualche modo accumularsi per tamponare tutti i sintomi. Nel mio caso, è possibile che questo accumulo stia avvenendo così lentamente? Oppure ho ormai una tolleranza ai 20 mg e non ci sono più margini di miglioramento?
Inoltre, dopo sette mesi, iniziare (in caso di difficoltà) ad assumere per un po' del delorazepam, sarebbe inopportuno?

Grazie
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Re: ansia, dap, perdita di efficacia cipralex?

Messaggioda admin » lun gen 22, 2018 2:48 pm

Il DeLorazepam si puo' assumere sporadicamente (non piu' di una volta a settimana) oppure regolarmente se capitano pediodi brutti (ma in tal caso va poi gestita la dipendenza con una riduzione molto graduale... e.g. prenderlo per una settimana e poi ridurlo gradualmente in utleriori 2 o 3 settimane).

Come si manifesta la tua ansia ? E' forte ?
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Re: ansia, dap, perdita di efficacia cipralex?

Messaggioda VASVE » mar gen 23, 2018 1:42 pm

Sì, purtroppo è forte e ancora sfocia in attacchi di panico. Fino a stamattina ne ho avuto uno in concomitanza di una forte sindrome premestruale.
Oggi sono 7 mesi a 20 mg di cipralex.
Potreste rispondermi alle domande poste nel mio precedente messaggio tranne a quella sul delorazepam a cui mi avete appena risposto?
Ve ne sarei grata...
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Re: ansia, dap, perdita di efficacia cipralex?

Messaggioda admin » mar gen 23, 2018 2:48 pm

La riassunzione di SSRI causa sempre degli effetti collaterali (il cervello si deve riabituare). Questa è una delle cause.
Col tempo dovresti comunque migliorare.
Una possibilità per provare a migliorare la situazione (alternativa alla sostituzione a Sertralina) è quella di sostituire solo una piccola parte del Cipralex che stai prendendo con della Vortioxetina (combinando vortioxetina e Cipralex). Anche in questo caso andresti ad introdurre una sostanza piu' noradrenergica e anche dopaminergica, migliorando l'equilibrio esistente.
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Re: ansia, dap, perdita di efficacia cipralex?

Messaggioda VASVE » mar gen 23, 2018 5:09 pm

Alla mia prima ricaduta nel 2014, dopo una cura di 2 anni prima a 20 e poi 10 mg, comunque mi sono ripresa abbastanza in fretta. Questa volta invece sono già passati sette mesi, e non ho praticamente vissuto con tutte le conseguenze del caso. Ecco perchè finisco col ripensare all'ansiolitico. Ho tolto da più di un mese lo xanax ma adesso non so se assumere altro. Ho paura di non riuscire più a star bene, anche perchè lo star male comporta, nella mia situazione specifica, una quasi impossibilità ad alimentarmi. Continuo ad essere 8 chili sotto il mio normale da quando ho ripreso a a stare male. Peso nemmeno 45 chili per 1.68.
Purtroppo non posso permettermi un altro psichiatra privato, devo necessariamente continuare con la mia, che fino ad mese fa propendeva per venlafaxina (che non voglio, per il suo formato) o paroxetina. Potrei andare da un altro sempre convenzionato, che però mi aveva detto di continuare con cipralex aggiungendo anche per lungo periodo l'ansiolitico.

Un'altra cosa: ho lo stomaco a pezzi, con gastrite, reflusso, lenta digestione. Avrei necessità di assumere farmaci. Nei fogli illustrativi dei procinetici (tipo peridon, plasil..) è controindicato l'uso se si stanno assumendo serotoninergici. Come si fa? Stessa domanda per i gastroprotettori, che farebbero assorbire meno i farmaci in generale, vista l'inibizione dell'acido.
Come ci si comporta in questi casi?
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