Buongiorno
Ho già scritto dei miei problemi con Cymbalta, del fatto che sono già passata da 90 mg a 60 e che vorrei eliminarlo perché mi ha creato diversi problemi: prima di tutto una grande stanchezza ai limiti della sindrome da fatica cronica, poi gonfiore, intolleranza assoluta all'alcol (due sere fa ho bevuto meno di mezzo calice di vino e sono quasi ancora in hangover...) e anche risultati così così sull'ansia.
Scrivo perché ho un ulteriore dubbio: noto, sempre da quando lo prendo (ovvero da gennaio 2016, ma ci ho messo oltre un anno a capire che il problema era del farmaco, cosa di cui ora sono pressoché certa), che ho molta stanchezza mentale, una sorta di intorpidimento, di inerzia che mi fa sistematicamente procrastinare gli impegni che richiedono concentrazione, anche con ripercussioni sul lavoro.
La cosa grave è che noto questa sorta di inerzia/imbambolamento anche quando cerco info, ma soprattutto soluzioni, proprio al problema cymbalta. Per dire: mi affatico e deconcentro anche solo a leggere il protocollo tartaruga o cercare ricerche sul farmaco. E dire che io faccio un lavoro intellettuale e sono abituata a leggere e fare ricerche: è possibile che sia sempre il farmaco a rendermi così inerte mentalmente (e non solo mentalmente)?
Seconda domanda: mi mettereste in contatto con uno psichiatra non troppo lontano da Bologna, se possibile? LA mia, quella che mi ha prescritto Cymbalta per il mio disturbo da ansia generalizzata, mi pare stia prendendo davvero con leggerezza gli effetti collaterali che sto subendo. Grazie