Sospensione Paroxetina e Clonazepam

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Sospensione Paroxetina e Clonazepam

Messaggioda Alex2016 » gio ott 01, 2015 9:33 am

Buongiorno a Tutti.
Prima di tutto un doveroso ringraziamento ed un “inchino” a quanti di voi si prodigano per offrire un servizio di questo genere. Ho letto svariati interventi e devo dire che tra i diversi psichiatri e neurologi con cui volente o nolente sono entrato in contatto, nessuno ha dato tutte queste informazioni con chiarezza e correttezza come in questo forum. Davvero “complimenti” :)

Ma veniamo al dunque.
Circa due anni fa ho avuto alcuni problemi fisici che mi hanno portato a causa del loro perdurare al non poter più far fronte ai miei impegni e doveri quotidiani che a sua volta sono sfociati in problemi di ansia. Essendomo trasferito da poco in una nuova città, mi sono recato dal primo neurologo che ho trovato online (ma di buon curriculum) il quale dopo essersela cantata e suonata da solo esprime il suo parere “Sindrome Ansiosa Depressiva”. :shock:

Premetto di aver generalmente problemi di Ansia (in particolare quando la mia condizione fisica non mi permette di far fronte alla quotidianità in qualità di padre e marito), ma sono sicuro al 99% di non aver mai avuto problemi di Depressione....anzi quando il fisico me lo consente sono una persona tutt'altro che Depressa :D

Comunque inizio ugualmente la cura con Paroxetina 20 mg (10 mg la prima settimana poi 20 mg) + En al bisogno ….. !!!
Dopo aver passato 20 giorni praticamente con mal di testa e sonnolenza da non farmi né lavorare, né studiare, uscire di casa a fatica, torno da lui spiegando che la cura era troppo forte e che non riuscivo ad andare avanti così. RIsposta “è la depressione”…. alziamo la dose di paroxetina da 20 mg a 30 mg ed aggiungiamo Levopraid.
Provo due giorni e dopo aver dormito oltre 20 ore in una giornata (non per depressione ma per sonnolenza) prendo la situazione in mano e decido di andare da un nuovo neurologo, al quale spiego la situazione e subito mi porta la dose a 15 mg togliendo tutto il resto.

Tempo due giorni e torno a vivere, finalmente la stanchezza torna a livelli accettabili, mal di testa ridotto del 70/80%, un po’ di fatica ad uscire dal sonno la mattina, sbadigli a volontà tutto il giorno, ma almeno avevo le forze per tornare a condurre una vita perlomeno accettabile.
Proseguo per circa 6/8 mesi affiancando alla cura una psicoterapia cognitivo-comportamentale, poi pian piano inizio lo scalaggio e termino la psicoterapia!!!!
Arrivato con lo scalaggio a circa 8 mg, sono costretto ad interromperlo per iniziare una cura (in cui era inclusa anche la paroxetina) a seguito di una Crisi di Vertigine Acuta (purtroppo soffro di disequilibrio soggettivo cronico da 12 anni e questo è la mia principale fonte di stimolazione ansiosa).

Seguo quindi la Nuova Terapia (sotto prescrizione di un Otorino molto esperto nel campo dei problemi di Vertigini e/o Disequilibrio) per un anno ottenendo un benessere che non avevo da anni…..forse mai avuto in questi ultimi 12 anni!!!!
Non saprei se un benessere reale o falsato dai farmaci…..ma fatto sta che il benessere me lo sono goduto tutto!!!! :D :D :D
Avrei proseguito a vita :D :D ma gli effetti collaterali della Paroxetina comunque ci sono per cui in accordo con l’otorino ho inizio lo scalaggio il 23 Giugno 2015 (anche se lui molto correttamente mi ha consigliato di contttare il mio neurologo/psichiatra di fiducia dato che avendo preso da diverso tempo la Paroxetina e il Clonazepam forse era il caso che fosse un esperto del settore a seguirmi nello scalaggio).
Io purtroppo non avendo nessuno di cui fidarmi ho seguito la scaletta standard che adottano gli psichiatri, ma sicuramente ho commesso un errore (o meglio, leggendo tra le vostre righe sono gli psichiatri a non dire le cose come stanno realmente in fase di scalaggio).
Nello specifico questo è stato il mio scalaggio contemporaneo di Paroxetina (Dropaxin) e Clonazepam (Rivotril) :
- dose di partenza Paroxetina : 15 mg ( 30 gocce ) // Clonazepam : 7 gocce serali
- 14,5 mg ( 2 giorni ) // 7 gocce serali
- 14 mg ( 2 giorni ) // 7 gocce serali
- 13,5 mg ( 2 giorni ) // 7 gocce serali
- 12,5 mg ( 4 giorni ) // 6 gocce serali
- 12 mg ( 2 giorni ) // 6 gocce serali
- 11,5 mg ( 2 giorni ) // 5 gocce serali
- 11 mg ( 2 giorni ) // 5 gocce serali
- 10,5 mg ( 2 giorni ) // 5 gocce serali
- 10 mg ( 6 giorni ) // 5 gocce serali
---> a questo livello ho iniziato ad avvertire lo stress della vita quotidiana mista ad ansia non eccessiva, ma non mi sono preoccupato più di tanto ed ho proseguito con lo scalaggio <--
- 9,5 mg ( 3 giorni ) // 4 gocce serali
- 9 mg ( 3 giorni ) // 4 gocce serali
- 8,5 mg ( 3 giorni ) // 4 gocce serali
- 8 mg ( 3 giorni ) // 4 gocce serali
- 7,5 mg ( 9 giorni ) // 3-4 gocce serali
- 7 mg ( 3 giorni ) // 3 gocce serali
- 6,5 mg ( 3 giorni ) // 3 gocce serali
- 6 mg ( 4 giorni ) // 3 gocce serali
- 5,5 mg ( 4 giorni ) // 3 gocce serali
- 5 mg ( 15 giorni ) // 3 gocce serali
- 4,5 mg ( 7 giorni ) // 3 gocce serali
- 4 mg ( 7 giorni ) // 3 gocce serali
- 3,5 mg ( 3 giorni ) // 3 gocce serali
---> da questo punto (diciamo intorno 26/27 Settembre 2015) in poi la situazione si è fatta complicata, è sopraggiunta stanchezza eccessiva, mal di testa, ma soprattutto ansia eccessiva per quella che dovrebbe essere la normalità!!!

Indeciso se rimettermi in mano a qualche neurologo/psichiatra con la quale sarei andato sicuramente in contrasto “visto il mio ed il loro modo di vedere le cose”, cercando comunque un possibile candidato nella rete, ho trovato il vostro forum e ne sono rimasto affascinato ;) ;) ;)
Senza indugiare ho iniziato a seguire subito i vostri consigli ma per non commettere errori, vista la mia situazione, preferirei avere un vostro parere su come crediate sia meglio procedere (se non necessario farei anche a meno di mettere la mia psiche in mano a qualche altro neuroologo/psichiatra).

Allo stato attuale da 2/3 giorni ho agito in questo modo:
- riportato la paroxetina a 10 gocce ( 5 mg )
- riportato il rivotril a 6 gocce (anziché unica soluzione serale, 2 gocce ogni 8 ore)

La situazione è subito migliorata, ma è un pò Borderline, in particolare l’ansia è sempre dietro l’angolo ed a momenti sembra che il Clonazepam non riesca a tenerla totalmente a bada (premetto che il mio peso corporeo normale di 80/85 kg grazie alla Paroxetina ora è circa 100 kg ed ho 38 anni).

Grazie Mille per l'Attenzione. :) :)

P.S:
Esami emoatochimici per la tiroidesono stati effettuati e non vengono riscontrati anomalie.
La paroxetina come effetti collaterali mi ha dato i classici effetti
- a livello ematochimico (colesterolo molto rialzato, ematocrito ed emoglobina in notevole ribasso, enzimi fegato leggermente sopra norma, etc)
- a livello fisico (stanchezza, ritardata eiaculazione, aumento di peso, etc)
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Re: Sospensione Paroxetina e Clonazepam

Messaggioda admin » lun ott 05, 2015 1:03 pm

Ciao,
Quando hai iniziato a prendere la paroxetina ?
Quando hai iniziato a prendere il Clonazepam ?
Che sintomi hai esattamente ? Dormi la notte ?
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Re: Sospensione Paroxetina e Clonazepam

Messaggioda Alex2016 » lun ott 05, 2015 4:52 pm

Quando hai iniziato a prendere la paroxetina ?

Considerando sali e scendi Ottobre 2013....dosaggio di crociera "15 mg" (un anno Daparox, un anno Dropaxin)
Quando hai iniziato a prendere il Clonazepam ?

Luglio 2014 a dosaggio fisso di 7 gocce serali sino a quando ho inziato lo scalaggio come evidenziato sopra.
Che sintomi hai esattamente ?

Tralasciando il Disequilibrio Soggettivo Cronico che mi accompagna da tempo (12 anni) e che non dovrebbe essere di competenza psichiatrica, da quando ho iniziato lo scalaggio a Giugno 2015....ho avvertito inizialmente un pò di stress eccessivo (a circa 8/10 mg) poi via via momenti di ansia/tensione senza apparente motivo (attorno ai 5 mg), per lo più al mattino tendenti a calare in serata (anche se con l'assunzione di Clonazepam 2 + 2 + 2 gocce ogni 8 ore il problema ad oggi si direbbe minimo, a giorni assente, e sembra di giorno in giorno in miglioramento).
Ma ho la percezione "istintiva" (magari sbagliata per carità) di essere sempre un pò Borderline.
Poi vabbè, media stanchezza e cefalea che comunque mi ha sempre un pò accompagnato dal primo giorno in cui ho cominciato ad assumere la paroxetina e che è piuttosto fastidioso nello studio Universitario :-(
Un periodo avevo ovviato a questo problema spostando l'assunzione della Paroxetina nelle ore serali ;)
Ora la assumo all'ora di Pranzo (fino a pochi giorni fa di mattino)...ma vorrei spostarla alla sera se non ci sono problemi ;)
Dormi la notte ?

Assolutamente si, anzi direi che dormo anche troppo profondamente....se non vengo disturbato dormo 9 ore di fila senza problemi.
Non ho neanche alcun problema a prendere sonno.

Per me al momento la cosa importante è ristabilire un certo equilibrio psichico (visto che ho diversi impegni da portare avanti), poi magari in un momento di maggiore tranquillitò, anche con il Vostro aiuto (se mi è concesso) mi occuperò anche del Disequilibrio (la mia Vera Croce) o meglio, di tutte le conseguenze psicologiche, per lo più in termini di ansia che questo mi comporta (ed ha comportato in questi anni....)!!!!

P.s. Una domanda di cui forse conoscete la risposta. Io ho da sempre avuto valori di Ematocrito attorno ai 50/52....con l'assunzione della Paroxetina mi sono ritorvato con circa 43.....ma è normale??? Perchè così basso non l'ho mai avuto!!!! :shock:
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Re: Sospensione Paroxetina e Clonazepam

Messaggioda admin » lun ott 05, 2015 5:14 pm

Il tuo Ematocrito e' nei valori di riferimento (quindi sembra normale).

Visto che hai l'impressione che la situazione stia migliorando tieni tutto così'. Non toccare nulla per almeno 4 mesi.
RIcontattaci nel caso la situazione peggiori o non si sistemi totalmente da sola.
In pratica, sembrerebbe che grazie all'aiuto del Clonazepam stai tollerando una riduzione della paroxetina un po' troppo veloce.

Visto che la situazione e' in miglioramento conviene bloccare tutto, stabilizzarsi e poi (se tutto va bene) partire con la riduzione del Clonazepam (a partire da Febbraio 2016) e solo una volta tolto tutto il Clonazepam ricominciare a ridurre molto gradualmente la paroxetina.
Il Clonazepam dovrai poi ridurlo con l'aiuto di una siringa da 0.5 ml (che ti consente di spezzare la singola goccia in 4 parti).
Ricontattaci a Febbraio (o prima in caso di problemi).
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Re: Sospensione Paroxetina e Clonazepam

Messaggioda Alex2016 » mar ott 06, 2015 9:05 am

Perfetto.
Quindi se non sorgono imprevisti di particolare rilevanza procedo così per i prossimi 4 mesi.
Avrei bisogno però di un paio di chiarimenti.
Il primo riguarda un eventuale situzione di "emergenza" (passatemi il termine).
Visto come detto che la situazione sembra un pò Borderline in caso di necessità (intendo un eventuale momento di maggior ansia, magari anche solo momentaneo di una giornata o due per qualsivoglia stimolo stressante esterno) agisco sul Clonazepam? Tipo una goccia in più ad "effetto tampone del giorno o del momento" per poi tornare al dosaggio di crociera?

Inoltre ho rilevato leggendo quanto da voi spiegato che il cervello ha bisogno di non percepire ansia per potersi "auto-curare".
A tal proposito cosa si intende "non percepire ansia"?
Che questa deve essere pari a zero oppure va bene anche mantenerla a livelli tollerabili , ed è da evitare quella "intollerabile"??!!!
Lo chiedo perchè non vorrei fare l'errore, dato il mio carattere non proprio arrendevole, di "resistere" oltremisura quando invece la miglior cura magari è proprio mettere il cervello a debito riposo.

Terzo ed ultimo quesito (forse il meno importante in questo momento, quindi rispondente magari se avete tempo altrimenti rimandate pure).
Soffrendo io di un disturbo dell'equilibrio che mi condiziona la vita sociale, nello specifico direi proprio che mi crea un disturbo di ansia(lascio a voi la definizione di che genere), lo devo considerare come un fatto normale oppure no?
Perchè il dubbio è, se dovessi convivere tutta la vita con questo disturbo, il miglior modo per conviverci è con un supporto farmacologico oppure è il mio modo di "vedere il disturbo" ed affrontare la vita che deve essere modificato?
Sino ad oggi ci ho provato in tanti modi (psicoterapia, ipnositerapia, etc) ma nonostante tutto, è ancora il disturbo dell'equilibrio a gestire la mia vita e non io :cry: :cry:
Mi piacerebbe quindi capire se è meglio "attaccare" il disturbo vero e proprio (costi quel che costi) perchè poi in teoria si risolve il resto, oppure convivere con il disturbo "gestendolo", con strumenti psichici all'altezza della situazione (di cui ad oggi sicuramente non dispongo) oppure direttamente farmacologici (con tutti i problemi che poi anche questi comportano però).
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Re: Sospensione Paroxetina e Clonazepam

Messaggioda admin » mar ott 06, 2015 10:43 pm

Riguardo alle vertigini, abbiamo l'impressione di esserci persi qualcosa.
Potresti descrivere con più' precisione TUTTI i farmaci che hai preso negli ultimi 12 anni ?
(inclusi soprattutto quelli prescritti dall'otorino per le vertigini).
Avevi preso qualche farmaco prima di incominciare ad accusare disturbi di vertigini ? Hai idea delle cause ?

L'ansia sostanzialmente puo' esserci ma solo per pochi giorni. Se invece una persona invece ha ansia un giorno si e uno no da due mesi, occorre aumentare i farmaci.
Le gocce di Clonazepam in più' va bene prenderle in caso di episodi sporadici di ansia (cioè' per pochi giorni e molto saltuariamente).
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Re: Sospensione Paroxetina e Clonazepam

Messaggioda Alex2016 » mer ott 07, 2015 11:33 am

admin ha scritto:Riguardo alle vertigini, abbiamo l'impressione di esserci persi qualcosa.

Non credo via siate persi molto, anche perchè su di esse c'è poco da dire visto che i primi risultati positivi li ho avuti solo in questo ultimo anno (negli 11 anni precedenti, solo tempo e soldi persi) grazie all'otorino (di cui non faccio nomi per tutelare la Sua privacy) che prima ha identificato il disturbo e poi ovviamente in accordo con me ha prescritto la Sua terapia che io ho attuato ottenendo ottimi risultati.
I problemi che mi hanno portato a contattarvi, come detto, sono sorti solo da poco tempo, ed in coincidenza con lo scalaggio dei due farmaci che ho usato in Terapia, ovvero "Paroxetina e Clonazepam".
Quindi al momento è chiaramente questo il problema da risolvere....e da questo punto di vista le vostre indicazioni sono chiarissime....ovvero stabilizziamo la cosa e poi (se non ci sono problemi) ri-procediamo con lo scalaggio.....!!!!
Mi trovate perfettamente d'accordo ;)

admin ha scritto:L'ansia sostanzialmente puo' esserci ma solo per pochi giorni.
Se invece una persona invece ha ansia un giorno si e uno no da due mesi, occorre aumentare i farmaci.

Non ho ben chiaro questo punto.
Confermando che la mia situazione sembra relativamente sotto controllo, del tipo che ieri ho avuto un pò di "tensione ansiosa" tollerabilissima tra le 17 e le 18 e poi tra le 21.30 e le 22.00 ma ad oggi per esempio nulla, posso considerare di essere "medicamente" sulla strada giusta, e che sono solo sintomi da assestamento che dureranno ancora un pò di tempo???
Oppure devo far in modo che durante la giornata l'ansia non debba essere minimamente percepita e quindi alzare il dosaggio dei farmaci??? :D :D
Questo giusto per capire se nel caso ad esempio dovessi affrontare a breve (quando ancora siamo quindi in fase di assestamento) una situazione "ansiogena" posso sfruttare una goccia in più di Clonazepam oppure no??? Mi sembra di capire di si. Anche se state certi che fin quando la situazione è tollerabile la "auto-gestisco" senza aumento dei farmaci ;) ;)

-------------------

La mia ultima domanda invece era una domanda legata più che altro ad un consiglio sul "futuro"
Per farlo però devo aprire una parentesi sul disturbo di equilibrio.
Il disturbo da me sofferto è definito "Disequilibrio Soggettivo Cronico" dovuto ad "idropre", di cui ve ne riporto la descrizione presa dalla fonte ufficiale (l'autore è lo stesso otorino di cui sono paziente) ;)
Si tratta di un disturbo caratterizzato da un particolare stato di vertigine soggettiva corrispondente alla sensazione di instabilità simile a quella che si prova camminando su una superficie instabile o in una barca. Attenzione, è una "sensazione" ma non "vera instabilità".
Infatti Il paziente non ha reali problemi di equilibrio ma ha una costante sensazione di non essere in equilibrio o di faticare molto a mantenerlo e una costante sensazione di perdita di controllo del proprio corpo.
Il che rende il suo stato di malessere "tutto suo" e se non si comprende l'origine è molto facile che venga preso da familiari e medici per "malato immaginario", il che non fa altro che aumentare la sua frustrazione e rabbia.
Il paziente si "sente" instabile, ma in realtà non ha nessun reale sbandamento, se non provocato da errati tentativi di correzione messi in atto incosciamente per correggere la falsa informazione che gli giunge dal labirinto (ed in particolare dal sacculo e/o dall'utricolo), la cui funzione è alterata dall'eccesso di liquidi, che crea una asimmetria tra i due lati e quindi di conseguenza una errata informazione circa la reale posizione del nostro corpo.
E' nient'altro (e mai altro) che l'espressione di una stimolazione anomala a livello dell'utricolo e/o del sacculo, i veri recettori "vestibolari" dell'orecchio interno, sani e funzionanti, ma invianti una informazione errata a causa di un eccessiva pressione esercitata dall'endolinfa, ovvero a causa dell'idrope.
Ma non è solo un problema di orecchio, perchè in assenza di una "complicità" da parte del cervello del paziente forse il disturbo sarebbe decisamente meno avvertito. La percezione del disturbo e lo stato di invalidità sono infatti attribuibili al fatto che il cervello "crede" all'informazione sbagliata che arriva dall'orecchio e mette in atto (dapprima volontariamente ma poi anche in modo automatico e incontrollabile) meccanismi di compensazione dell'equilibrio assolutamente sproporzionati e inadeguati, proprio perché basati su una falsa informazione. Il recettore vestibolare infatti, in questo caso è stimolato dall'eccesso di liquidi e non dal movimento della testa, per cui la risposta del cervello è inadeguata alla situazione reale.

E maggiore è lo stato di ansia (sempre presente e non sempre davvero solo conseguenza) e maggiore è l'invalidità che ne deriva.

Ho evidenziato questa ultima frase perchè è proprio su questo aspetto che mi serve il vostro aiuto (sempre se rientra nel vostro campo di competenza).
In pratica questo "disequilibrio" a seconda dell'importanza degli impegni previsti (a breve scadenza o potenziali), lo stato d'ansia me lo crea eccome...e quindi si entra un pò in un circolo vizioso.......disequilibrio...stress....ansia.....+disequilibrio.....+stress .... + ansia.....etc" :( :(
Durante la terapia anti-idrope, che agisce per l'appunto in una sua componente, anche bloccando lo stress/ansia, che hanno uno strettissimo legame con l'idrope , "questo aspetto era scomparso per il 90%".....se fosse scomparso anche il disequilibrio non saprei definirlo....proprio perchè sentendomi tendenzialmente bene ....non ci facevo poi tanto caso... :) :)
Per cui mi sorge una domanda: "ma il problema che mi sta rovinando la vita da anni è il disequilibrio stesso o è lo stress/ansia che questo mi genera????
Perchè io comincio a pensare che sia più la seconda ipotesi il problema da provare ad eliminare (quindi più di competenza psicologica/psichiatrica che non otorinolaringoiatra) :shock: :shock:
E chissà, magari inaspettatamente, come circolo vizioso inverso scompare anche il disequilibrio!!!
Della serie "-ansia...-disequilibrio...-stress...-disequlibrio....-ansia....-stress.....etc...fino ad azzerare tutto!!!! :)

Spero di non avervi creato più confusione di prima :lol: :lol:
Nel caso occupiamoci solo del presente, del futuro ce ne occuperemo a tempo debito. :) :)

E Grazie Mille per la Disponibilità.
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Re: Sospensione Paroxetina e Clonazepam

Messaggioda admin » mer ott 07, 2015 11:41 pm

Quando c'e' un problema di equilibrio chiediamo sempre se prima che si presentasse tale problema una persona ha fatto un uso scorretto di farmaci che agiscono sui recettori GABA (ovvero ansiolitici).
Infatti, con un uso scorretto di ansiolitici, e' possibile accusare problemi di equilibrio.
Per questa ragione ti stiamo chiedendo cosa avevi fatto negli anni precedenti (anche eventualmente prima che si presentasse il disturbo).

Tieniti una cartella clinica dove segni quanta ansia hai e come si manifesta.
Ti conviene prendere alcune gocce in più' di Clonazepam sporadicamente (pur di segnare l'evento sulla cartella clinica).
Tra un mese pero' bisogna fare il punto. O questi eventi di ansia sono effettivamente sporadici oppure dovrai alzare i farmaci, passando alla Sertralina (un farmaco simile, ma molto migliore della paroxetina).
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Re: Sospensione Paroxetina e Clonazepam

Messaggioda Alex2016 » gio ott 08, 2015 8:25 am

admin ha scritto:Quando c'e' un problema di equilibrio chiediamo sempre se prima che si presentasse tale problema una persona ha fatto un uso scorretto di farmaci che agiscono sui recettori GABA (ovvero ansiolitici).
Infatti, con un uso scorretto di ansiolitici, e' possibile accusare problemi di equilibrio.
Per questa ragione ti stiamo chiedendo cosa avevi fatto negli anni precedenti (anche eventualmente prima che si presentasse il disturbo).

Prima che si presentasse il disturbo dell'equilibrio non ho mai assunto alcun farmaco ansiolitico, antidepressivo e/o similare.
La prima assunzione è avvenuta 5 anni dopo (Fluoxetina 2 mesi + Vatran Vales 6/8 mesi), e da allora sono passati ormai 6/7 anni.
admin ha scritto:Tieniti una cartella clinica dove segni quanta ansia hai e come si manifesta.
Ti conviene prendere alcune gocce in più' di Clonazepam sporadicamente (pur di segnare l'evento sulla cartella clinica).

Per il momento ripeto gli episodi sono davvero sporadici, sembra davvero un periodo di assestamento....ed in particolare noto che tendono a comparire nell'arco temporale tra la fine dell'effetto Clonazepam e la nuova assunzione.....e come detto non tutti i giorni ;)
Ieri è stato il giorno migliore degli ultimi tempi...ansia praticamente nulla.....stanchezza quasi assente.....e mal di testa quasi assente; oggi un pò di tensione mattutina già in calo dopo l'assunzione del Clonazepam "mattutino". ;) ;)
admin ha scritto:Tra un mese pero' bisogna fare il punto. O questi eventi di ansia sono effettivamente sporadici oppure dovrai alzare i farmaci, passando alla Sertralina (un farmaco simile, ma molto migliore della paroxetina).

D'accordissimo con voi...ci riaggiorniamo se ci sono novità importanti ;)
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Re: Sospensione Paroxetina e Clonazepam

Messaggioda Alex2016 » mar ott 13, 2015 9:29 am

admin ha scritto:Ti conviene prendere alcune gocce in più' di Clonazepam sporadicamente (pur di segnare l'evento sulla cartella clinica).
Tra un mese pero' bisogna fare il punto. O questi eventi di ansia sono effettivamente sporadici oppure dovrai alzare i farmaci, passando alla Sertralina (un farmaco simile, ma molto migliore della paroxetina).

Buongiorno, intanto vi aggiorno dicendo che in linea di massima la situazione continua ad essere sotto controllo con il Clonazepam 2 + 2 + 2 (non ho avuto necessità nonostante il mio peso non proprio minimo di dover aumentare la dose).
In teoria dovrei andare verso un periodo tranquillo quindo anche gli episodi di ansia (già di per se di brevissima durata e quantitativamente minimi/assenti nell'arco della giornata dovrebbero andare a migliorare/sparire).

Nei giorni scorsi mi chiedevo però una cosa....più per curiosità e conoscenza personale che altro. ;)
Di solito la vostra proposta è eliminare prima il Clonzepam e poi la Paroxetina.
Sarebbe invece pensabile e possibile fare il contrario?

Nel senso che eliminando la paroxetina con la copertura del Clonazepam si avrebbero sicuramente meno problemi, e poi il Clonazepam lo si potrebbe eliminare allo stesso modo, con calma, però lavorando su un farmaco che "almeno per me" sembra meglio tollerato dall'organismo (non saprei se per altri è la stessa cosa).

Inoltre leggendo in altri post consigliate spesso in fase iniziale di non partire con la "bomba atomica" (cosa che invece purtroppo fanno subito gli psichiatri ed i neurologi al primo problema di ansia, magari anche solo temporanea) e di tentare con il Clonazepam in prima istanza, ecco, allora, anche in fase di dismissione non si potrebbe pensare ad una cosa simile?
Ovvero prima ci liberiamo della "bomba atomica" e poi gestiamo con calma la dismissione del Clonazepam o l'eventuale assunzione sporadica dello stesso???!!! :o :o :o
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Re: Sospensione Paroxetina e Clonazepam

Messaggioda admin » mar ott 13, 2015 9:35 pm

Ciao,
Si, si puo' fare.
C'e' anche una linea di ricerca universitaria in Italia che propone proprio di fare questo.
Pero', non si sà ancora quanto possa essere conveniente farlo (cioè se facendo ciò' si riduce, in media, si possa riuscire a ridurre il tempo di assunzione totale di farmaci).

La paroxetina è un farmaco più' conveniente del Clonazepam per un uso a lungo termine (per esempio per la semplicità di assunzione: si deve prendere una sola volta al giorno anziché' due o tre... oppure anche per via dei vantaggi dell'accumulo: se un giorno ti dimentichi la paroxetina non succede niente).
Quindi noi tendiamo a suggerire di liberarsi prima del Clonazepam e solo dopo della paroxetina.

P.S. Per ridurre il Clonazepam ti converrà utilizzare delle siringhe da 0.5 ml (in modo da spezzare la goccia in 4 parti) e quindi togliere 1/4 di goccia ogni 21 giorni
Ecco il sito da dove si possono comprare:
http://www.drugstore.it/bd-micro-insuli ... tori_Pixel
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Re: Sospensione Paroxetina e Clonazepam

Messaggioda Alex2016 » mer ott 14, 2015 3:29 pm

admin ha scritto:Ciao,
Si, si puo' fare.
C'e' anche una linea di ricerca universitaria in Italia che propone proprio di fare questo.
Pero', non si sà ancora quanto possa essere conveniente farlo (cioè se facendo ciò' si riduce, in media, si possa riuscire a ridurre il tempo di assunzione totale di farmaci).

Buono a sapersi. Ci voglio ragionare un pò sopra per valutare pro e contro di una eventuale scelta in tal senso.
Nel caso ve la sentireste di seguirmi in tal perscorso "sperimentale" (passatemi il termine)??? :shock:
In linea di massima che cosa rischio? A me sembra poco nulla o mi sbaglio?
admin ha scritto: La paroxetina è un farmaco più' conveniente del Clonazepam per un uso a lungo termine (per esempio per la semplicità di assunzione: si deve prendere una sola volta al giorno anziché' due o tre... oppure anche per via dei vantaggi dell'accumulo: se un giorno ti dimentichi la paroxetina non succede niente).
Quindi noi tendiamo a suggerire di liberarsi prima del Clonazepam e solo dopo della paroxetina.

Si questo è molto chiaro, ma il mio obiettivo finale in fondo è liberarmi dei farmaci e gestire le problematiche (in generale) senza farmaci.
Se poi proprio non ce la dovessi fare mi appoggerò al Clonazepam al bisogno, ma non voglio fasciarmi la testa prima di rompermela (anche se già mi fa un pò male). :D

Dal mio punto di vista l'idea di avere un feedback in positivo o in negativo quasi immediato del Clonazepam rispetto alla Paroxetina (che appunto agisce per accumulo e non nell'immediato) mi sembra che permetta meglio di gestire la situazione. Poi non saprei, magari sbaglio ragionamento!!!! :shock:
Per istinto comunque la Paroxetina l'ho veramente percepita come un bomba atomica, sin dall'inizio, anche se poi in effetti ha fatto bene il suo dovere, seppur con qualche "relativo fastidioso" effetto collaterale.
Viceversa il Clonazepam sembra che il mio corpo lo tolleri davvero bene.....non saprei neanche se possa dare effetti collaterali, perchè in effetti al momento non ne percepisco e non ne ho mai percepiti ;)

P.s. Vi sono mai capitati casi di collegamento tra assunzione di Paroxetina e comparsa di Extrasistole?
Alex2016
 
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Re: Sospensione Paroxetina e Clonazepam

Messaggioda admin » gio ott 15, 2015 10:09 pm

Si, i rischi non sono enormi. Diciamo che si potrebbe finire per far fatica poi a togliere il Clonazepam (o magari a doverne aumentare il dosaggio).
Il Clonazepam, avendo effetto subito è più' gestibile (ma è meno conveniente per essere assunto a lungo termine), ma di fatto togliere la paroxetina tenendo il Clonazepam è una specie di sostituzione da paroxetina a Clonazepam (e i due farmaci sono parecchio diversi).
No, l'Extrasistole non è frequentissimo come effetto collaterale.
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Re: Sospensione Paroxetina e Clonazepam

Messaggioda Alex2016 » ven feb 12, 2016 3:18 pm

Bungiorno,
è un pò che non mi faccio vivo....il che significa che seguendo alla lettera i vostri consigli, le cose stanno e/o stavano andando bene. :)
In pratica tra le due scelte ho optato alla fine per scalaggio paroxetina, mantenendo la protezione del Clonazepam ( 2 gg x 8 ore).
I mesi scorsi diciamo che la situazione è stata pressochè buona/ottima!!! :D
Tra me e il Clonazepam c'è un ottimo rapporto. Mentre con la Paroxetina pessimo!!! :D
Ho un dubbio però legato a quanto mi è accade da un paio di giorni.
In pratica sono in scalaggio di paroxetina, come da vostro protocollo, quindi circa 1 goccia al mese (ovvero 0,5 mg al mese).
Dal primo febbraio sono passato da 8 gocce (4 mg) a 7 gocce (3,5 mg).
Ora da tre giorni ho problemi di equilibrio, solo quelli, nessun altro problema di ansia e/o similare.
Posso escludere che si tratti di un problema da sospensione/riduzione della paroxetina???
O i sintomi da sospensione/riduzione posso averli anche sotto questa forma ed a questo dosaggio ancora non azzerato??
Perchè essendo un soggetto che ha già di suo problemi di "disequilibrio (come da post iniziale)" non vorrei confondere una cosa per l'altra.
Mannaggia a me e quando ho preso la paroxetina la prima volta..... :(

P.S. Stavo assumendo da una decina di giorni anche del ginko biloba (visto che per motivi di studio speravo mi aiutasse ad avere un pò di lucidità in più), può questo in qualche modo essere responsabile di un conflitto con farmaci e/o qualcosa di simile?
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Re: Sospensione Paroxetina e Clonazepam

Messaggioda admin » sab feb 13, 2016 8:33 pm

Difficile da dire. La riduzione della paroxetina non dovrebbe dare problemi di equilibrio.
Per sicurezza pero' comincia con il fermare la riduzione. Tienici aggiornati su come va.
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