Buongiorno, sono approdato qui perchè comincio seriamente a pensare di non trovare soluzione al mio stato, e di arrivare in un futuro in condizioni di non reggere più.
Sono molto emotivo, tendenzialmente soffro dell'abbandono e credo che il tutto sia scoppiato dalla sofferenza causa nella rottura di alcune relazioni sentimentali
Ad ogni modo, ci sono anche pochissima autostima, paura del futuro, di rimanere da solo per tutta la vita, di non far famiglia (anche se attualmente non me la sento).
Sono in cura da una psicologa e psicoterapeuta da parecchio tempo, che in appoggio con un psichiatra, decidono di volta in volta la terapia.
Anni fa fu con il remeron, poi più recentemente ci fu la venlafaxina con un dosaggio massimo di 75mg. E da un anno prendo Felison 15mg per dormire.
Purtroppo, durante il periodo di dismissione della cura, di nuovo una rottura sentimentale abbastanza di comune accordo (con la stessa ragazza... me le vado a cercare forse). Dico abbastanza perchè nonostante ci si volesse bene e forse vi fosse anche di più, non riuscivamo a far nulla. Si tigicava etc etc.
Sta di fatto che dopo un mese dalla rottura, mi è arrivata come un'onda d'urto.
Pianti, incapacità di lavorare, di concentrarmi, tanti dubbi su me stesso, su cosa fare, oggi e domani. Angosce veramente fastidiose. Ho 37 anni ormai e mi pare di non aver concluso nulla.
Ho sempre apatia nei confronti della vita, non c'è quasi nulla che mi interessi molto, poi in questo periodo ancora peggio.
Sono andato da un neurologo che mi ha consigliato di cambiare terapeuta e mi ha prescritto cipralex da 10mg.
Ma sono malato? il mio cervello funziona male? posso uscire da tutto questo, con un po' di pazienza certo, ma facendola finita veramente con la depressione e non con me stesso?
Sinceramente, vedendo l'oscurità che alle volte percepisco dentro, ho paura di non farcela a d affrontare la vita.....
Scusa se c'è stato anche uno sfogo di carattere emotivo, ho cercato di dare un quadro più preciso dei miei stati.
Vi ringrazio