da arcturus » mar nov 26, 2024 2:17 pm
Ciao a tutti.
1. Lo switch da un farmaco all'altro può funzionare ma è molto rischioso. Si rischia di non capire più gli effetti del vecchio e del nuovo.
2. I sintomi post ritiro purtroppo sono soggettivi. A me anche dopo mesi (ormai quasi 10) l'umore è un pò fluttuante e anche la stanchezza, e la'ppetito, ma questo probabilmente poi si intreccia con le dinamiche della vita.
Alcuni giorni anche la memoria sembra pessima , ma poi migliora. Quindi ribadisco che anche con lo scalaggio estremamente lento i sintomi posti ritiro (seppur attenuati) ci sono ancora.
Confermo e lo sottoscrivo che cmq, dopo questi farmaci presi per anni si diventa ipersensibili agli eventi. Altro effetto permamente io, ad esempio, non sono più riuscito a piangere (sia di tristezza che di gioia).
3. Il Solian lo usavo come tampone quando stavo proprio male per non piu di 15 gg e funzionava bene;
4. Le benzo (EN) le ho usate sia per 2-3 settimane che al bisogno (qualche giorno) soprattutto per i problemi di insonnia, pensieri ricorrenti o forte agitazione. Tuttora le uso in moventi di estremo stress o insonnia e credo le userò a vita. Se usate con criterio aiutano.
5. Ho provato, in fase di ritiro anche tecniche non farmacologiche come l'agopuntura, ma con risultati estremamente blandi (più effetto placebo forse);
6. Lo sport e l'attività fisica aiutano, ma devono essere costanti altrimenti dopo poco ore l'effetto delle endorfine svanisce.
7. Per il sonno, non volendo diventare a sua volta dipendente dalle benzo ho provato anche 2-3 gr di melatonina per alcune settimane con risultati sufficienti (almeno qualche ora di sonno riuscivo a farla).
8. Ho provato anche iperico o altri integratori naturali ma senza nessun effetto.
In sostanza questa la mia esperienza con cymbalta.
Ho sentito tuttavia, conoscenti, che con Citalopram o Sertralina o Prozac non hanno avuto cosi sintomi pesanti nello smettere ed hanno smesso senza problemi.
Poi l'ansia o la depressione dopo anni si sono ripresentati ma credo non sia dovuto al farmaco ma ai casi della vita (separazioni, malattie, lutti, ecc.).