Depressione ed ansia.. consiglio su terapia

[Andre82]

Buongiorno, sono un nuovo utente che, dopo aver letto con interesse alcuni Vs. utili contributi, vorrebbe sottoporvi la propria situazione nella speranza di ricevere qualche consiglio (anche privatamente) utile a migliorare la propria situazione, che in questo momento è particolarmente difficile.

[Andre82]

Ho 39 anni, e a circa 31 anni, a causa di attacchi di panico ho iniziato una cura con: paroxetina (di base 1 compressa da 20 mg al giorno, aumentata poi a 1,5 compresse a seguito di ricadute/ crisi ) + EN (10- max 15 gt 2 volte al giorno). La cura nel complesso è risultata efficace: gli attacchi di panico sono scomparsi e sono stato bene per la maggior parte del tempo. Purtroppo però, ogni volta che, in questi anni, ho provato a ridurre e/o scalare la cura, si manifestavano o eventi esterni, motivo di stress e preoccupazioni ( in funzione dei quali, il medico mi suggeriva di aspettare ad eliminare cure), o episodi di ricaduta che mi generavano parecchio sconforto ed a seguito dei quali il medico ripristinava o addirittura aumentava (es da 20 a 30 mg di paraxotina - da 10 a 15 gt di EN) i dosaggi della suddetta cura.
Viste le difficoltà incontrate ad ogni tentativo di riduzione/interruzione della cura, nonostante stessi piuttosto bene, negli ultimi 2-3 anni ho continuato la cura e, in autonomia, tra fine 2020 ed inizio 2021 ho progressivamente ridotto EN a 5 gt e mantenuto 1 compressa di Sereupin.

[Andre82]

A giugno 2021, a causa di un forte stress ed a un senso di insoddisfazione che ho attribuito al lavoro, ho iniziato ad accusare un "improvviso" ed importante calo di umore, un senso di sconforto ed apatia per i quali mi sono rivolto ad un nuovo specialista. Questa volta la sintomatologia che percepivo non era di ansia /attacchi di panico/paura ma proprio di demotivazione, svogliatezza e mancanza di piacere per le normali attività quotidiane.
Lo specialista interviene in questo modo: toglie Sereupin e lo sostituisce con Cipralex (20mg), il tutto in max 2 settimane. Toglie EN (che assumevo continuativamente da 7 anni) sempre nel giro di max 2 settimane o addirittura meno. Critica l'assunzione continuativa di benzodiazepina e mi consiglia di assumere tavor oro solo al bisogno.
Risultato pessimo: umore depresso, rimugino estenuante, malessere generalizzato e crisi di ansia che mi impedivano di svolgere le mie attività quotidiane. Chiamato medico, reintroduco EN (10-15 gt 2 volte al dì) e va subito meglio. Mi stabilizzo e, dopo le ferie estive, lo specialista mi ripropone nuovamente di rimuovere EN in maniera un pochino più lenta (1-2 gt a settimana). Lo faccio e, con grande soddisfazione, elimino il farmaco a settembre 21.

[Andre82]

Ad ottobre 2021 mi arriva uno "tsunami" emotivo: emerge una seria crisi di coppia con concreto rischio di separazione (crisi tutt'ora presente) dopo 18 anni di relazione ed un figlio di 8 anni. Questa cosa mi butta letteralmente a terra: sconforto totale ed ansia tornano più forti che mai. Buio assoluto e soprattutto la mattina difficoltà ad trovare la forza e la motivazione di alzarmi dal letto per affrontare la giornata . Il rimugino mi divora ed affiorano anche pensieri suicidi. Fatico a distrarmi, a trovare stimoli, a mantenere concentrazione e svolgere le normali attività quotidiane. Faccio presente la situazione di estrema difficoltà allo specialista, chiedendogli aiuto e ritenendo che il cipralex non riuscisse a risollevvarmi in nessun modo. Il medico, qualche settimana fa, mi propone di ritornare a paroxetina (30mg) e di assumere tavor al bisogno. Ora sono a 20mg di paroxetina ed ho terminato il down-sclaing del Cipralex ma (ovviamente) non ci sono miglioramenti. La componente di ansia è peraltro molto presente ed anche il sonno è notevolmente compromesso.

Cosa mi consigliate? Quale potrebbe essere, a vostro parere, la miglior terapia da applicare nella mia situazione per "alzare umore" e placare ansia?

Sarei inoltre interessato a ricevere una vs raccomandazione su un bravo psichiatra a cui rivolgermi.
In ultimo, suggerireste di affiancare alle cure farmacologiche anche della psicoterapia? Quale sarebbe più indicata? Avreste nominativi da suggerire?
Grazie infinite