Salve cerco di riassumere la mia storia clinica:
Donna, 33 anni, 45 kg per 1,60. Da sempre sono un soggetto ansioso con somatizzazioni a livello intestinale/gastrico, in concomitanza con la Laurea arriva il primo attacco di panico siamo nel 2009. Metto in atto una serie di comportamenti evitanti (gli attacchi si sviluppavano se dovevo partecipare a pranzi o cene in compagnia), fino a quando il panico arriva anche al di fuori di situazioni "a rischio". Nel 2013 faccio una visita psichiatrica e inizio l'assunzione di Paroxetina e Alprazolam.
Terapia: dal 2013 ad oggi Paroxetina 20 mg (con un unico tentativo di scalaggio in corso di gravidanza nel 2015, senza successo)
+ Alprazolam sia al bisogno ma anche continuativamente (nei periodi peggiori) in 3 somministrazioni giornaliere per periodi di 5 mesi (febbraio 2013-Luglio 2013) e 8
mesi (nel 2015). Dalla fine del 2018 a Novembre 2019 ho preso tutte le sere 10 gtt di Alprazolam.
Durante questi 7 anni non sono mai stata del tutto bene e anche se più sporadici, gli attacchi di panico e una certa ansia generalizzata si sono presentati abbastanza spesso come se la Paroxetina non mi abbia mai aiutata completamente.
Da Agosto 2019 si sono presentati attacchi di panico piu frequentemente e con dinamiche nuove (in passato il sintomo principale era la nausea fortissima, senso di essere fuori dalla realtà, paura di impazzire; ad oggi gli attacchi arrivano preceduti da vampate di calore che attraversano il mio corpo e generano fortissima agitazioni, tremori, immediata diarrea, sensazione di vuoto, paura di perdere il controllo e impazzire). Oltre agli attacchi di panico sto notando che il mio umore è diventato tendenzialmente basso, nessuno stimolo, difficoltà a fare cose semplici (una doccia, giocare con mio figlio, lavorare), ho pensieri ricorrenti di poter impazzire, mi sembra di essere "incastrata" in queste sensazioni.
Sono tornata dallo psichiatra che mi ha prospettato più soluzioni:
-tentare di aumentare la Paroxetina (anche se lui sostiene che quel che doveva fare lo avrebbe gia fatto a 20 mg)
-Integrare la Paroxetina con la Mirtazapina aiutandomi sempre con Alprazolam
-(sotto mia richiesta) passare da Paroxetina a Sertralina sempre con l'aiuto di Alprazolam (lo psichiatra dice che nella sua esperienza passare da Paroxetina a Sertralina non mi aiuterebbe, perche ritiene meno incisivo l'effetto della Sertralina).
Io non prendo volentieri i farmaci e sono davvero combattuta nell'introdurre cose nuove, ma ho necessità di stare bene, di non perdere peso e di svolgere serenamente i miei impegni cosa che non riesco a fare da una vita.
Chiedo gentilmente un vostro parere