Buonasera a tutti, ho 54 anni ed ho assunto la paroxetina per circa 4 anni. (40 gc al giorno). Per 2 anni prescritta dal neurologo poi mantenuta per circa altri 2 dall'otorino che mi aveva in cura per vertigini e disequilibrio che inoltre mi aveva prescritto anche 1 cp di Levopraid a pranzo ed una a cena e 10 gc di Rivotril prima di dormire. Faccio tutta la terapia per l'idrope e tentiamo di scalare i farmaci. Ma dopo pochi giorni ho disturbi soprattutto sull'equilibrio e torno al dosaggio, passati alcuni mesi altro tentativo, non sto bene ma arrivo a 20 gc di paroxetina al giorno, 1 Levopraid a pranzo e 5 gc di Rivotril, mantengo questi dosaggi per forse 15 giorni e poi il crollo! L'otorino mi mette in contatto con lo psichiatra con cui collabora e lentamente mi riporta a 40 gc di paroxetina lasciando invariato il dosaggio degli altri farmaci, leggero miglioramento però non riesco a mettermi in contatto con lui quando ho necessità e quindi cambio psichiatra. La psichiatra che mi prende in cura elimina il Levopraid e mantiene le 5 gc di Rivotril, mi sostituisce la paroxetina con l'escitalopram (settembre) in questo modo:
20 gc paroxetina al mattino e 10 gc escitalopram la sera per 4 giorni
10 gc escitalopram al mattino e 10 gc la sera il 5° giorno.
Non mi sento bene e cerca un aggiustamento e si arriva a 12 gc la sera ed è quello che sto assumendo attualmente. Ho avuto tanti malesseri in questo passaggio da un farmaco all'altro, la psichiatra diceva che nel giro di un mese si sarebbe tutto sistemato, resisto e dopo circa un mese e mezzo qualche sintomo si attenua, ma ora a circa 3 mesi dal cambio farmaco si sono riacutizzati, forte ansia, inappetenza, stordimento, stomaco che “saltella”, ecc. Chiedo aiuto alla psichiatra che mi prescrive ulteriori 3 gc di Rivotril al mattino (quindi da tre giorni ne prendo 5 alla sera e 3 al mattino) non vedo miglioramenti, anzi sono ancora più stordita del solito. Cosa devo fare? Sono in un inferno, per favore aiutatemi. Vi ringrazio e saluto.