da Nas.89 » mer ago 28, 2019 9:37 am
Salve, no non faccio e non ho mai fatto uso di altri farmaci psichiatrici oltre agli SSRI.
L' iper-prolattinemia dipende quasi certamente dagli SSRI che ho assunto negli ultimi anni perchè su prescrizione endocrinologica mi sono sottoposto due mesi fa sia ad una TAC all'ipofisi che non ha rivelato alcuna anomalia, sia attraverso le analisi del sangue al test dei tre valori tiroidei, i quali risultano nel range di normalità:
FT3 = 2,65
FT4 = 0,81
TSH = 2,41
Presi coscienza dell'aumento della prolattina quattro anni fa quando ero nel pieno della terapia con il cipralex (20 mg al giorno), notai infatti una pronunciata ginecomastia bilaterale, dunque mi sottoposi a visita endocrinologica, feci le analisi e la prolattina risultò molta alta. Su consiglio dell'endocrinologo il quale mi disse che il tumore alla mammella nell'uomo è raro ma non impossibile, asportai chirurgicamente gli organi effettori ovvero le ghiandole mammarie.
L'endocrinologo ha sempre espresso il suo consiglio di eliminare gli SSRI, poichè alla luce dei vari esami effettuati che escludono altre cause, l'incremento di prolattina è legato ad essi, così tentai di togliere il cipralex ma ebbi una ricaduta che mi costrinse a riniziare una terapia con il sereupin, farmaco che assumo da tre anni.
Per quanto riguarda l'evoluzione dei sintomi negli ultimi due anni, facendo un paragone tra cipralex e paroxetina, posso dire che con il cipralex ho ottenuto buoni risultati sul versante ansioso-depressivo, mentre con la paroxetina non ho mai trovato un equilibrio, da quando la assumo ansia e agitazione sono state una costante e da quando nove mesi fa ho iniziato lo scalaggio, la situazione è degenerata, ad ogni abbassamento di dose sono sempre corrisposti sintomi spiacevoli, come forti attacchi d'ansia, pensieri ossessivi, precoci risvegli mattutini, iper-sensibilità agli stimoli esterni con conseguente irrequietezza, facile irritabilità e giorni in cui non ho nemmeno la forza di alzarmi dal letto perchè mi sento deprivato di ogni energia.
Ho seguito anche un percorso di terapia cognitivo-comportamentale durato tre anni, secondo lo psicoterapeuta ho una personalità a base ansiosa che mi porta all'evitamento e quindi alla depressione. Il mio problema è sempre stato l'ansia incentrata soprattutto nella sfera sociale, con abbassamento del tono dell'umore come manifestazione secondaria.
Al momento mi sento in un vicolo cieco, infatti assumendo solo 10 gocce al giorno di stiliden sto subendo esclusivamente gli effetti negativi del farmaco, senza il minimo beneficio e non so come muovermi perchè mi sembra di aver compreso che, se non prendo farmaci sto male e la prolattina resta comunque alta perchè vivo preda di un forte stress psicologico, se prendessi dosi alte di un qualsiasi SSRI, la prolattina resterebbe sempre alta e probabilmente anche di più.
Potrebbe essere una plausibile strada quella di provare a togliere molto lentamente lo stiliden, introducendo come supporto l'EN o il Rivotril oppure introducendo un farmaco alternativo come il Pregabalin, farmaci cioè che non abbiano come possibile effetto collaterale l'aumento di prolattina?
Attendo vostre indicazioni, grazie