Ho 47 anni e ho assunto paroxetina per circa 18 anni fino al 20 agosto 2017. L ho dismessa velocemente. Pochi giorni a 10 mg pochi gg a 5 mg e poi più nulla. Ormai sono passati 13 mesi dall' ultima assunzione. Dire che ho vissuto un inferno è riduttivo. Ma nn sto a tediarvi con i particolari di questo inferno. La mia preoccupazione è che ad oggi pur essendo un po' migliorata la situazione ho ancora diversi problemi. Per ovviare alla crudeltà ( consentitemi il temine) della sindrome il mio psichiatra mi consiglio' di assumere rivotril. Tre gtt mattina e sera. L ho assunto per qualche mese ma siccome nn mi sembrava di così grande aiuto L ho ridotto gradualmente a tre gtt alle 21 ogni sera. La riduzione è legata anche al fatto che io sono terrorizzata dagli psicofarmaci dopo l esperienza con la paroxetina. La mia vita è stata completamente sconvolta. Sono riuscita a non perdere il lavoro solo perché lavoro part-time. Un lavoro a tempo pieno nn lo potrei sostenere. Faccio la farmacista e sono laureata in chimica farmaceutica e ho anche il dottorato in chimica del farmaco. Quindi ho sperato di poter gestire la dismissione da sola a parte lo sporadico aiuto di uno psichiatra. Ad oggi, 13 mesi dopo gli ultimi mg di paroxetina alcuni sintomi nn se ne vanno: insonnia ( dormo molto poco e male, anche se meglio dei primi mesi dove proprio nn dormivo); un' estrema intolleranza al rumore che mi procura un dolore quasi fisico (utilizzo tappi per le orecchie per sopravvivere); dolori ai denti naso e testa in generale che nn mi abbandonano mai da 13 mesi. L' ansia L' irritabilità e L' aggressività sono diminuite abbastanza e anche gli altri sintomi.
Vorrei sapere da voi se è tutto nella norma o se alcuni di questi sintomi sono irreversibili. La vita per me in questi mesi è stata terribile e nn so come io sia riuscita a sopravvivere. Vi ringrazio per L' attenzione e per qualunque aiuto possiate darmi.