Dismissione Venlafaxina
Inviato: mar set 17, 2019 6:33 pm
Buongiorno a tutti. Sono una ragazza di 29 anni in cura da 21 mesi con Venlafaxina 75 mg XR. Sono sempre stata una persona ansiosa e sicuramente l'esempio (e i geni) di mia madre non mi hanno aiutata. Ho sempre cercato di 'reprimere' la mia ansia, considerandola una debolezza e un fastidio. Come ci si poteva immaginare, in seguito ad uno spinello, una sera di fine dicembre 2017 la mia ansia e' esplosa in tutta la sua grandezza. Ho avuto un fortissimo attacco di panico e ho passato le due ore più brutte di tutta la mia vita. Avevo scoperchiato il vaso di Pandora e mi sono ritrovata finalmente faccia a faccia con un ansia che non era più psicosomatica, ma reale e viva. Dopo quella sera gli attacchi di panico sono moltiplicati. Vivevo in uno stato continuo di terrore. Mi sentivo derealizzata, depersonalizzata e completamente a terra. Nel giro di un paio di settimane sono corsa dallo psichiatra perché mi sembrava impossibile vivere. Dopo aver ascoltato attentamente tutta la mia storia, lo psichiatra mi ha tranquillizzata e mi ha proposto un trattamento di 2 anni con Venlafaxina 75 mg XR. Ho accettato l'idea del farmaco anche perché era l'unica speranza a cui potevo aggrapparmi: stavo malissimo e mi sono completamente fidata del dottore. Ho iniziato per due settimane con il dosaggio 37.5 mg XR per poi raggiungere i 75 mg. Il primo mese con il farmaco e' stato mostruoso! Sono stata malissimo, avevo continui tremori, fenomeni di akathisia, sintomi infuenzali. Lo psichiatra aveva prescritto dello Xanax a rilascio prolungato (non ricordo il dosaggio) per il primo mese, in modo da accompagnare l'inizio dell'antidepressivo. Sono una persona molto orgogliosa e non volevo in nessun modo perdere giorni di lavoro. Lo Xanax XR mi dava troppa sonnolenza, motivo per cui con il medico abbiamo optato per 10 gocce al bisogno. Ho usato pochissimo lo Xanax perché mi sembra mi facesse peggio che meglio. O meglio, quando spariva l'effetto dello Xanax stavo da cani. In ogni modo, dopo un mese gli effetti collaterali sono diminuiti e il farmaco ha iniziato pian piano a fare effetto. Ho affiancato il farmaco alla psicoterapia e devo dire di aver raggiunto nel giro di 6 mesi ottimi risultati (lenti, ma costanti). Tutti i problemi di natura psicosomatica di cui ho sempre sofferto erano spariti e la meravigliosa psicoterapeuta mi ha insegnato moltissime tecniche utili contro la mia ansia. 21 mesi sono passati dall'inizio del trattamento. Nel frattempo mi sono trasferita a 8500 km di distanza da casa, ho iniziato una nuova soddisfacente vita e io e il mio compagno ci sentiamo pronti per 'allargare la famiglia'. E' un momento veramente speciale: abbiamo entrambi un ottimo lavoro e l'eta' giusta per fare un figlio. Tuttavia preferirei essere fuori da questo farmaco prima di iniziare la gravidanza. Ho sentito storie orribili sulla dismissione della Venlafaxina e onestamente sono un po' spaventata. Considerando poi gli effetti collaterali orribili che ho riscontrato iniziando il farmaco....temo che smetterlo sarà addirittura peggio. Non sono solitamente una che si piange addosso, sono disposta a 'sopportare' qualche effetto. Tuttavia la mia paura e' la ricaduta nella malattia (diagnosi GAD). Che fare? Smettere lentamente la Venlfaxine o shiftare sulla Sertralina? Grazie. Sara