Una storia come tante di paroxetina

Salve a tutti,
in primo luogo, grazie per il vs supporto! senza di voi e del vs sito saremo in balia solo dei veri “malati di mente” che andrebbero internati! Ho effettuato il versamento della quota associativa.
Per quanto mi riguarda, come tanti e mio malgrado, sono un paroxetinizzato.
In breve:
FASE 1: totale assunzione 6 mesi paroxetina.
1)anni 38, 2014/2015 Patologia (se mai ne ho avuta una da curare con ssri) mi fu detto ipocondria con somatizzazione allo stomaco (bruciore che peraltro con cura di inibitore pompa protonica era passato); ma niente ansia in senso stretto e al momento che sono andato dal primo psichiatra stavo bene sia fisicamente (fatta gastroscopia tutto ok) che psicologicamente.
2) maggio 2015 inizio su prescrizione psichiatrica paroxetina 20 mg. Dopo 20 gg di inferno inizio a stare bene e mantengo il dosaggio pieno per 4 mesi. Nessuno mi dice della dipendenza di questa porcata di farmaco!!.
3) su parere dello stesso psichiatra, che mi considera guarito ( anche perché malato in tal senso probabilmente non sono mai stato), mi fa dismettere il farmaco in 3 mesi circa 1 mg ogni 2/3 gg. L’idiota naturalmente mi fa cadere in una profonda crisi psichiatrica. Smetto il farmaco a dicembre dopo 3 settimane insonnia, scosse alla testa, inappetenza. Dopo, un escalation di dolori dispeptici fortissimi con conati di vomito anche per parlare, dimagrimento di oltre 10 kg dolori alla bocca inenarrabili (in particolare nel palato) e derealizzazione, non riesco inoltre più ad urinare; insomma solo voglia di morire! Sintomi questi MAI avuti! Reggo così per 6 mesi fino a luglio 2016.
FASE 2: totale assunzione circa 3 anni fino ad oggi.
4) anni 39, visto che sto per perdere tutto: famiglia ( ho una compagna e 2 figli piccoli) il lavoro, mi rivolgo ad un secondo psichiatra che mi prescrive nuovamente paroxetina 20 mg. Stavo così male che avrei preso qualsiasi cosa. Come per magia dopo un mese ero di nuovo vivo e mi era passato tutto stavo bene. Sostiene che la cura era giusta ma è stata troppo breve.
5) luglio2016-giugno2017 prendo compressa da 20mg.
6) giugno 2017 calo 5 mg (1/4 di cp)di paroxetina ed inizio con lo psicoterapeuta un percorso di psicoterapia intensiva dinamica breve; sto bene leggerissime oscillazioni.
7) agosto 2017, 2 mesi dopo calo altri 5 mg (altro 1/4 di cp), sto bene leggerissime oscillazioni mantengo i 10 mg per 6 mesi e continuo psicoterapia.
8) visto che sto bene su indicazione di psichiatra e psicoterapeuta si decide di scalare i 10 mg ( lo psicoterapeuta mi suggeriva 1 mg ogni 10 gg altro FOLLE!!!!) passo a daparox gocce:
marzo 2018 da 1/2 cp prendo 10 gocce di daparox per 20 gg;
9 gocce daparox per 36 gg;
8 gocce per 30 gg;
7 gocce per 45 gg;
6 gocce per 45 gg;
5 gocce per 100 gg.
9) siamo a novembre 2018 e con 5 mg e la scaletta sopra indicata continuo a stare bene. Decido di passare a 4 mg di daparox e dopo 40 gg a questo dosaggio prima notte insonne ( capisco che l’insonnia è da astinenza e non “da caffè di troppo”) e ripiombo nella paura. Mi faccio forza non mi voglio considerare malato e sconfitto, reagisco con psicoterapia e vita normale mi aggrappo alla famiglia e alle certezze. Penso che sia passato sto bene per qualche giorno, poi ripiombo con ansia insonnia (attacco d’ansia fortissimo notturno) e inappetenza con primi sintomi di dispepsia. Lo psicoterapeuta ( che è anche psichiatra) mi dice di prendere Xanax, io mi rifiuto e mi ride in faccia quando parlo di sintomi di sospensione. A questo punto lo saluto per sempre e mi reco dallo psichiatra che mi cura da un punto di vista farmacologico.
10) siamo a marzo 2019, sto male con i sintomi sopra descritti soprattutto insonnia. Lo psichiatra sostiene che sono sintomi da sospensione!! Che bello - penso- mi crede! Nel frattempo ho aumentato 1 goccia di daparox ( lo so mi direte è come una goccia nel mare ed infatti avete ragione), mi prescrive 10 mg di citalopram lasciando 5 mg di paroxetina in modo da scalare quest’ultima.
11) adesso sono ricaduto nell’ennesima crisi psichiatrica con in più i sintomi di attivazione del nuovo ssri, sto male ansia, fortissime palpitazioni, depressione, anedonia, me soprattutto quel dolore allo stomaco chiamato dispepsia con conati di vomito al solo parlare e non riesco a mangiare. Aumento citalopram fino a 30 mg con 5 mg di paroxetina per 20 giorni: STO MALISSIMO! Allora per 1 mese rialziamo paroxetina a 10 mg con 20 mg citalopram sto male ma alcuni giorni riprendo fiato. Mi sento dire è di nuovo la “tua patologia e il citalopram è una coperta troppo corta”....quel briciolo di forza per lottare mi abbandona tutte le relazioni sociali stanno andando a rotoli e riporto paroxetina a 15 mg con 10 mg di citalopram per 45 giorni, sto meglio ma non bene; a meta luglio 2019 riporto paroxetina a 20 mg (compressa di daparox da 20 mg) e tolgo citalopram e dopo un mese abbondante posso dire di aver superato la crisi adesso sto bene con qualche leggerissima oscillazione.
Ora chiedo vs gentile consiglio su come procedere tenuto conto che, sono un uomo, ho 42 anni peso circa 90 kg per 1 metro e 81 e NON ho mai preso una benzodiazepine di nessun tipo in vita mia.
In proposito vorrei sottoporvi le seguenti domande:
adesso sto bene ma dovrò attendere almeno 8 mesi prima di calare?
la mia idea è seguire il protocollo tartaruga lento per la paroxetina è corretto?
l’eventuale inserimento della sertralina è da me poco considerato in relazione ai forti effetti procinetici della paroxetina; infatti mi causa qui sintomi dispeptici insopportabili al momento delle crisi astinenziali, la setralina, salvo vs diversa indicazione non compensa tale effetto;
Partendo da 20 mg è da considerare riduzioni più importanti fino ai 10 mg come fatto in precedenza o è sconsigliato?
Come mai il miglior periodo è stato quello fra i 10 e i 5 mg prima della ricaduta (circa 16 mesi) anche più di quando assumevo 20 mg?
Grazie in anticipo per la risposta che vorrete darmi e mando un abbraccio a coloro che si ritrovano in questa “storia come tante” e che alla fine, come me, sono soli (e meno male che ci siete voi admin!!!!) a lottare, perché chi non ha vissuto questo delirio potrà mai capirci fino in fondo
in primo luogo, grazie per il vs supporto! senza di voi e del vs sito saremo in balia solo dei veri “malati di mente” che andrebbero internati! Ho effettuato il versamento della quota associativa.
Per quanto mi riguarda, come tanti e mio malgrado, sono un paroxetinizzato.
In breve:
FASE 1: totale assunzione 6 mesi paroxetina.
1)anni 38, 2014/2015 Patologia (se mai ne ho avuta una da curare con ssri) mi fu detto ipocondria con somatizzazione allo stomaco (bruciore che peraltro con cura di inibitore pompa protonica era passato); ma niente ansia in senso stretto e al momento che sono andato dal primo psichiatra stavo bene sia fisicamente (fatta gastroscopia tutto ok) che psicologicamente.
2) maggio 2015 inizio su prescrizione psichiatrica paroxetina 20 mg. Dopo 20 gg di inferno inizio a stare bene e mantengo il dosaggio pieno per 4 mesi. Nessuno mi dice della dipendenza di questa porcata di farmaco!!.
3) su parere dello stesso psichiatra, che mi considera guarito ( anche perché malato in tal senso probabilmente non sono mai stato), mi fa dismettere il farmaco in 3 mesi circa 1 mg ogni 2/3 gg. L’idiota naturalmente mi fa cadere in una profonda crisi psichiatrica. Smetto il farmaco a dicembre dopo 3 settimane insonnia, scosse alla testa, inappetenza. Dopo, un escalation di dolori dispeptici fortissimi con conati di vomito anche per parlare, dimagrimento di oltre 10 kg dolori alla bocca inenarrabili (in particolare nel palato) e derealizzazione, non riesco inoltre più ad urinare; insomma solo voglia di morire! Sintomi questi MAI avuti! Reggo così per 6 mesi fino a luglio 2016.
FASE 2: totale assunzione circa 3 anni fino ad oggi.
4) anni 39, visto che sto per perdere tutto: famiglia ( ho una compagna e 2 figli piccoli) il lavoro, mi rivolgo ad un secondo psichiatra che mi prescrive nuovamente paroxetina 20 mg. Stavo così male che avrei preso qualsiasi cosa. Come per magia dopo un mese ero di nuovo vivo e mi era passato tutto stavo bene. Sostiene che la cura era giusta ma è stata troppo breve.
5) luglio2016-giugno2017 prendo compressa da 20mg.
6) giugno 2017 calo 5 mg (1/4 di cp)di paroxetina ed inizio con lo psicoterapeuta un percorso di psicoterapia intensiva dinamica breve; sto bene leggerissime oscillazioni.
7) agosto 2017, 2 mesi dopo calo altri 5 mg (altro 1/4 di cp), sto bene leggerissime oscillazioni mantengo i 10 mg per 6 mesi e continuo psicoterapia.
8) visto che sto bene su indicazione di psichiatra e psicoterapeuta si decide di scalare i 10 mg ( lo psicoterapeuta mi suggeriva 1 mg ogni 10 gg altro FOLLE!!!!) passo a daparox gocce:
marzo 2018 da 1/2 cp prendo 10 gocce di daparox per 20 gg;
9 gocce daparox per 36 gg;
8 gocce per 30 gg;
7 gocce per 45 gg;
6 gocce per 45 gg;
5 gocce per 100 gg.
9) siamo a novembre 2018 e con 5 mg e la scaletta sopra indicata continuo a stare bene. Decido di passare a 4 mg di daparox e dopo 40 gg a questo dosaggio prima notte insonne ( capisco che l’insonnia è da astinenza e non “da caffè di troppo”) e ripiombo nella paura. Mi faccio forza non mi voglio considerare malato e sconfitto, reagisco con psicoterapia e vita normale mi aggrappo alla famiglia e alle certezze. Penso che sia passato sto bene per qualche giorno, poi ripiombo con ansia insonnia (attacco d’ansia fortissimo notturno) e inappetenza con primi sintomi di dispepsia. Lo psicoterapeuta ( che è anche psichiatra) mi dice di prendere Xanax, io mi rifiuto e mi ride in faccia quando parlo di sintomi di sospensione. A questo punto lo saluto per sempre e mi reco dallo psichiatra che mi cura da un punto di vista farmacologico.
10) siamo a marzo 2019, sto male con i sintomi sopra descritti soprattutto insonnia. Lo psichiatra sostiene che sono sintomi da sospensione!! Che bello - penso- mi crede! Nel frattempo ho aumentato 1 goccia di daparox ( lo so mi direte è come una goccia nel mare ed infatti avete ragione), mi prescrive 10 mg di citalopram lasciando 5 mg di paroxetina in modo da scalare quest’ultima.
11) adesso sono ricaduto nell’ennesima crisi psichiatrica con in più i sintomi di attivazione del nuovo ssri, sto male ansia, fortissime palpitazioni, depressione, anedonia, me soprattutto quel dolore allo stomaco chiamato dispepsia con conati di vomito al solo parlare e non riesco a mangiare. Aumento citalopram fino a 30 mg con 5 mg di paroxetina per 20 giorni: STO MALISSIMO! Allora per 1 mese rialziamo paroxetina a 10 mg con 20 mg citalopram sto male ma alcuni giorni riprendo fiato. Mi sento dire è di nuovo la “tua patologia e il citalopram è una coperta troppo corta”....quel briciolo di forza per lottare mi abbandona tutte le relazioni sociali stanno andando a rotoli e riporto paroxetina a 15 mg con 10 mg di citalopram per 45 giorni, sto meglio ma non bene; a meta luglio 2019 riporto paroxetina a 20 mg (compressa di daparox da 20 mg) e tolgo citalopram e dopo un mese abbondante posso dire di aver superato la crisi adesso sto bene con qualche leggerissima oscillazione.
Ora chiedo vs gentile consiglio su come procedere tenuto conto che, sono un uomo, ho 42 anni peso circa 90 kg per 1 metro e 81 e NON ho mai preso una benzodiazepine di nessun tipo in vita mia.
In proposito vorrei sottoporvi le seguenti domande:
adesso sto bene ma dovrò attendere almeno 8 mesi prima di calare?
la mia idea è seguire il protocollo tartaruga lento per la paroxetina è corretto?
l’eventuale inserimento della sertralina è da me poco considerato in relazione ai forti effetti procinetici della paroxetina; infatti mi causa qui sintomi dispeptici insopportabili al momento delle crisi astinenziali, la setralina, salvo vs diversa indicazione non compensa tale effetto;
Partendo da 20 mg è da considerare riduzioni più importanti fino ai 10 mg come fatto in precedenza o è sconsigliato?
Come mai il miglior periodo è stato quello fra i 10 e i 5 mg prima della ricaduta (circa 16 mesi) anche più di quando assumevo 20 mg?
Grazie in anticipo per la risposta che vorrete darmi e mando un abbraccio a coloro che si ritrovano in questa “storia come tante” e che alla fine, come me, sono soli (e meno male che ci siete voi admin!!!!) a lottare, perché chi non ha vissuto questo delirio potrà mai capirci fino in fondo