Finalmente il Protocollo Tartaruga
Inviato: sab giu 02, 2018 7:52 pm
Salve! Da un paio d'anni ormai, mi sto documentando riguardo la dismissione degli psicofarmaci. Ma solo recentemente mi sono imbattuta nel Protocollo Tartaruga.
A questo punto dovrei essere in grado di sintetizzare la mia vicenda in poche righe, ma dubito riuscirò a farlo. Primo perché l'inizio risale a ben diciotto anni fa, inoltre si tratta di una situazione molto articolata. Posso comunque intanto iniziare dicendo che diciotto sono appunto gli anni da che sono sotto terapia farmacologica. Sempre, senza interruzioni, senza atti di eroismo, “diligentemente”.
Non avevo ancora 27 anni. Ora ne ho 45.
In questi anni ho “sperimentato”, sempre sotto il controllo di psichiatri (non molti), un numero notevole, che elencherò qui sotto in ordine alfabetico, di farmaci di ogni genere, con relativi “pregi” ed effetti collaterali... Abilify (aripiprazolo), Akineton, Carbolithium, Control (lorazepam), Cymbalta, Depakin Chrono, Efexor, En, Entact/Cipralex (escitalopram), Halcion, Leponex (clozapina), Lexotan, Prozac (fluoxetina), Risperdal, Rivotril, Samyr, Serenase, Seropram (citalopram), Seroquel, Songar, Tatig (sertralina), Trittico, Ziprexa, Zoloft...
Da circa tre anni la mia terapia è per lo più rimasta invariata:
Carbolithium 300 mg - 1 compressa al mattino, 1 la sera (complessivamente 600 mg)
Abilify (aripiprazolo) 15 mg - 1 compressa la sera
Entact 20 mg gocce. - 10 la mattina (in passato sono stata anche a 20)
Akineton 4 mg rilascio prolungato - 1 compressa al mattino
inoltre Eutirox 75 microgrammi - 1 al mattino al risveglio
Oltre un anno fa ero riuscita ad eliminare l'Entact nel corso di un anno, circa una goccia al mese.
Alla prima crisi pesante mi è stato suggerito di riportarlo a 5 mg. poi a 10 mg. Di nuovo dosaggio pieno. Ma dieci era un dosaggio eccessivo, mi sentivo spinta da un sorta di euforia immotivata ed artificiale. Perciò quando me la sono sentita ho ricominciato da capo, ignorando l'indicazione di riportarlo a cinque tutto di un colpo, ho ripreso il mio ritmo 1 goccia al mese.
Ora ne assumo 4, ferma da un mese, già consapevole di dover attendere ancora per passare a 3, poiché ho segnali di instabilità latenti. Ho avuto una crisi abbastanza marcata al passaggio da 5 a 4 perciò per ora non mi muovo.
E' in questo quadro che mi si presenta per la prima volta il vostro Protocollo.
Capisco così che le mie intuizioni a muovermi con infinita prudenza non sono infondate.
Cosa che non mi era mai stata fatta presente da nessuno prima.
Ho letto poi, nel Protocollo che, qualora uno assumesse in combinazione con l'antidepressivo altri farmaci (ovvero il mio caso), dovrebbe lasciare l'antidepressivo per ultimo. Per questo ora mi sono bloccata all'attuale dosaggio (le 4 gocce)... sto decentemente, niente di più.
Mi rendo conto che, valutandola alla luce delle vostre indicazioni, la mia attuale terapia sia monumentale e sto accogliendo in me il fatto che occorrerà tanto più del previsto, senza nessuna garanzia di successo. Ma il mio focus è quello, ovvero liberarmi.
Sono disponibile a cercare di rispondere a vostre eventuali domande che possano rendervi più chiaro il mio quadro. Io credo sarebbe opportuno avere un referente che possa e voglia occuparsi del mio caso di persona. Ma non ho, anzi non posso, avere fretta.
Per ora chiudo qui, ringraziandovi, in attesa di un vostra graditissima risposta.
A questo punto dovrei essere in grado di sintetizzare la mia vicenda in poche righe, ma dubito riuscirò a farlo. Primo perché l'inizio risale a ben diciotto anni fa, inoltre si tratta di una situazione molto articolata. Posso comunque intanto iniziare dicendo che diciotto sono appunto gli anni da che sono sotto terapia farmacologica. Sempre, senza interruzioni, senza atti di eroismo, “diligentemente”.
Non avevo ancora 27 anni. Ora ne ho 45.
In questi anni ho “sperimentato”, sempre sotto il controllo di psichiatri (non molti), un numero notevole, che elencherò qui sotto in ordine alfabetico, di farmaci di ogni genere, con relativi “pregi” ed effetti collaterali... Abilify (aripiprazolo), Akineton, Carbolithium, Control (lorazepam), Cymbalta, Depakin Chrono, Efexor, En, Entact/Cipralex (escitalopram), Halcion, Leponex (clozapina), Lexotan, Prozac (fluoxetina), Risperdal, Rivotril, Samyr, Serenase, Seropram (citalopram), Seroquel, Songar, Tatig (sertralina), Trittico, Ziprexa, Zoloft...
Da circa tre anni la mia terapia è per lo più rimasta invariata:
Carbolithium 300 mg - 1 compressa al mattino, 1 la sera (complessivamente 600 mg)
Abilify (aripiprazolo) 15 mg - 1 compressa la sera
Entact 20 mg gocce. - 10 la mattina (in passato sono stata anche a 20)
Akineton 4 mg rilascio prolungato - 1 compressa al mattino
inoltre Eutirox 75 microgrammi - 1 al mattino al risveglio
Oltre un anno fa ero riuscita ad eliminare l'Entact nel corso di un anno, circa una goccia al mese.
Alla prima crisi pesante mi è stato suggerito di riportarlo a 5 mg. poi a 10 mg. Di nuovo dosaggio pieno. Ma dieci era un dosaggio eccessivo, mi sentivo spinta da un sorta di euforia immotivata ed artificiale. Perciò quando me la sono sentita ho ricominciato da capo, ignorando l'indicazione di riportarlo a cinque tutto di un colpo, ho ripreso il mio ritmo 1 goccia al mese.
Ora ne assumo 4, ferma da un mese, già consapevole di dover attendere ancora per passare a 3, poiché ho segnali di instabilità latenti. Ho avuto una crisi abbastanza marcata al passaggio da 5 a 4 perciò per ora non mi muovo.
E' in questo quadro che mi si presenta per la prima volta il vostro Protocollo.
Capisco così che le mie intuizioni a muovermi con infinita prudenza non sono infondate.
Cosa che non mi era mai stata fatta presente da nessuno prima.
Ho letto poi, nel Protocollo che, qualora uno assumesse in combinazione con l'antidepressivo altri farmaci (ovvero il mio caso), dovrebbe lasciare l'antidepressivo per ultimo. Per questo ora mi sono bloccata all'attuale dosaggio (le 4 gocce)... sto decentemente, niente di più.
Mi rendo conto che, valutandola alla luce delle vostre indicazioni, la mia attuale terapia sia monumentale e sto accogliendo in me il fatto che occorrerà tanto più del previsto, senza nessuna garanzia di successo. Ma il mio focus è quello, ovvero liberarmi.
Sono disponibile a cercare di rispondere a vostre eventuali domande che possano rendervi più chiaro il mio quadro. Io credo sarebbe opportuno avere un referente che possa e voglia occuparsi del mio caso di persona. Ma non ho, anzi non posso, avere fretta.
Per ora chiudo qui, ringraziandovi, in attesa di un vostra graditissima risposta.