depressione e farmaci
Inviato: mer lug 12, 2017 1:52 pm
Buongiorno, ho appena effettuato una donazione e ora vi espongo il mio problema, nella speranza di ottenere un aiuto.
Quarantacinque anni, in menopausa da quattro e perimenopausa da sette, ho avuto la vita condizionata dagli ormoni e distrutta da situazioni contingenti non dipendenti da me. A 28 anni, in seguito a un tentato suicidio, dovuto a situazioni pratiche, mi viene prescritta la fluoxetina e da quel momento sono dipendente dagli antidepressivi. Mai avuto le possibilità per farmi seguire psicologicamente in ambito privato e i numerosissimi tentativi esperiti nel pubblico, sono stati di breve durata e fallimentari, sia con psicologi che con psichiatri. Nel tempo, ho sperimentato, oltre alla fluoxetina, l'escitalopram, la paroxetina, la venlaflaxina, la sertralina, il brintellix, il bupropione, il cimbalta. Tutti, mi causano effetti collaterali importanti. L'efexor e il brintellix, uno stato di nervosismo accentuato e continuo, la fluoxetina attacchi di fame e aumento ponderale importante (sì, lo so che viene prescritto contro la bulimia nervosa, ma a me fa quest'effetto), con paroxetina e cimbalta non mi son trovata bene e la sertralina e l'escitalopram - che assumo tutt'ora - credo siano responsabili della diaforesi incontrollabile esplosa con la perimenopausa.
Da qualche anno a questa parte, infatti, l'iperidrosi ha modificato in peggio la mia già scarsa qualità di vita, divenendo via via insostenibile. Ho provato diverse TOS, ma tutte agivano sull'umore e ho dovuto interromperle; ora ne sto assumendo una senza progestinico (estrogeni e bazedoxifene) senza alcun miglioramento.
Sudo in tutto il corpo ma è il viso a diventare una maschera gocciolante che pregiudica in modo significativo le interazioni sociali. Succede anche d'inverno.
L'estate scorsa, una psichiatra mi prescrisse l'abilify, 5 mg, sostenendo che fosse fondamentale per la mia situazione; lo ha fatto dopo una diagnosi di disturbo borderline effettuata sulla base del racconto di accadimenti passati, inutile dirle che certi comportamenti non si manifestano più, non vengo creduta.
L'abilify è stato devastante provocando un ottundimento generalizzato, azzerando la mia memoria recente e rendendomi incapace di qualsiasi tipo di reazione.
Sono andata dall'ennesimo psichiatra che ha iniziato, in aggiunta all'abilify che io volevo smettere, a prescrivermi altri stabilizzatori dell'umore, tutti antiepilettici. In quel periodo non stavo bene a causa di una situazione lavorativa difficile. Gli antiepilettici mi stordivano, fiaccandomi ancora di più ma non mi aiutavano a dormire la notte. Ricordo il sereupin e il gabapentin, ma ce ne sono stati diversi altri. In quel periodo, all'escitalopram ha affiancato il bupropione per qualche settimana, poi ha ridotto l'escitalopram a mezza pastiglia (prendo la dose minima) per un mese e infine l'ha sostituita con il bupropione. Da sola ho scalato l'abilify fino a smetterlo, in circa 15 giorni e sono stata male come mai in vita mia. Dolore oppressivo costante, terrore della solitudine, desiderio di riallacciare rapporti con persone del passato benché distruttive, una crisi lacerante e durata quasi tre mesi che ho gestito in totale solitudine.
Nel perido in cui prendevo solo il bupropione, non sudavo più, e la mia pelle era secca, cosa che non mi pareva vera. Il lavoro peggiora e alla fine lo lascio, dico allo psichiatra che il bupropione non mi fa nulla e mi ridà l'escitalopram e ricomincia l'incubo iperidrosi.
I ginecologi ed endocrinologi della asl non sanno aiutarmi per l'iperdidrosi.
Attualmente non sono seguita da nessuno, non posso permettermi consulti privati e nel pubblico non torno.
Sono profondamente depressa, con i nervi a pezzi (per situazioni presenti in casa che mi snervano e mi tormentano), incapace di concentrarmi (non riesco più a leggere se non brani brevissimi) e non ho obiettivi.
Vorrei gradualmente provare a smettere l'escitalopram, aiutandomi con 2 gocce ogni 8 ore di rivotril (ho iniziato ieri) e sostituirlo con il bupropione così da vedere se il problema diaforesi cessa. Non posso farlo con il protocollo tartaruga, ho bisogno di tempi più rapidi perché devo tornare a lavorare e non posso farlo se grondo sudore.
Attendo di essere instradata nella corretta direzione, grazie
Quarantacinque anni, in menopausa da quattro e perimenopausa da sette, ho avuto la vita condizionata dagli ormoni e distrutta da situazioni contingenti non dipendenti da me. A 28 anni, in seguito a un tentato suicidio, dovuto a situazioni pratiche, mi viene prescritta la fluoxetina e da quel momento sono dipendente dagli antidepressivi. Mai avuto le possibilità per farmi seguire psicologicamente in ambito privato e i numerosissimi tentativi esperiti nel pubblico, sono stati di breve durata e fallimentari, sia con psicologi che con psichiatri. Nel tempo, ho sperimentato, oltre alla fluoxetina, l'escitalopram, la paroxetina, la venlaflaxina, la sertralina, il brintellix, il bupropione, il cimbalta. Tutti, mi causano effetti collaterali importanti. L'efexor e il brintellix, uno stato di nervosismo accentuato e continuo, la fluoxetina attacchi di fame e aumento ponderale importante (sì, lo so che viene prescritto contro la bulimia nervosa, ma a me fa quest'effetto), con paroxetina e cimbalta non mi son trovata bene e la sertralina e l'escitalopram - che assumo tutt'ora - credo siano responsabili della diaforesi incontrollabile esplosa con la perimenopausa.
Da qualche anno a questa parte, infatti, l'iperidrosi ha modificato in peggio la mia già scarsa qualità di vita, divenendo via via insostenibile. Ho provato diverse TOS, ma tutte agivano sull'umore e ho dovuto interromperle; ora ne sto assumendo una senza progestinico (estrogeni e bazedoxifene) senza alcun miglioramento.
Sudo in tutto il corpo ma è il viso a diventare una maschera gocciolante che pregiudica in modo significativo le interazioni sociali. Succede anche d'inverno.
L'estate scorsa, una psichiatra mi prescrisse l'abilify, 5 mg, sostenendo che fosse fondamentale per la mia situazione; lo ha fatto dopo una diagnosi di disturbo borderline effettuata sulla base del racconto di accadimenti passati, inutile dirle che certi comportamenti non si manifestano più, non vengo creduta.
L'abilify è stato devastante provocando un ottundimento generalizzato, azzerando la mia memoria recente e rendendomi incapace di qualsiasi tipo di reazione.
Sono andata dall'ennesimo psichiatra che ha iniziato, in aggiunta all'abilify che io volevo smettere, a prescrivermi altri stabilizzatori dell'umore, tutti antiepilettici. In quel periodo non stavo bene a causa di una situazione lavorativa difficile. Gli antiepilettici mi stordivano, fiaccandomi ancora di più ma non mi aiutavano a dormire la notte. Ricordo il sereupin e il gabapentin, ma ce ne sono stati diversi altri. In quel periodo, all'escitalopram ha affiancato il bupropione per qualche settimana, poi ha ridotto l'escitalopram a mezza pastiglia (prendo la dose minima) per un mese e infine l'ha sostituita con il bupropione. Da sola ho scalato l'abilify fino a smetterlo, in circa 15 giorni e sono stata male come mai in vita mia. Dolore oppressivo costante, terrore della solitudine, desiderio di riallacciare rapporti con persone del passato benché distruttive, una crisi lacerante e durata quasi tre mesi che ho gestito in totale solitudine.
Nel perido in cui prendevo solo il bupropione, non sudavo più, e la mia pelle era secca, cosa che non mi pareva vera. Il lavoro peggiora e alla fine lo lascio, dico allo psichiatra che il bupropione non mi fa nulla e mi ridà l'escitalopram e ricomincia l'incubo iperidrosi.
I ginecologi ed endocrinologi della asl non sanno aiutarmi per l'iperdidrosi.
Attualmente non sono seguita da nessuno, non posso permettermi consulti privati e nel pubblico non torno.
Sono profondamente depressa, con i nervi a pezzi (per situazioni presenti in casa che mi snervano e mi tormentano), incapace di concentrarmi (non riesco più a leggere se non brani brevissimi) e non ho obiettivi.
Vorrei gradualmente provare a smettere l'escitalopram, aiutandomi con 2 gocce ogni 8 ore di rivotril (ho iniziato ieri) e sostituirlo con il bupropione così da vedere se il problema diaforesi cessa. Non posso farlo con il protocollo tartaruga, ho bisogno di tempi più rapidi perché devo tornare a lavorare e non posso farlo se grondo sudore.
Attendo di essere instradata nella corretta direzione, grazie