Anafranil o Paroxetina?
Inviato: ven ago 28, 2015 10:24 pm
Buonasera,
sono una signora di 45 anni, abito a Sassari. Nel lontano 1992, a 22 anni, il celebre dottor C* a Pisa, nella cui Università studiavo con estrema fatica, mi diagnosticò una grave forma di DOC associata a depressione maggiore. Io stavo malissimo, non mangiavo né dormivo più da mesi, ero l'ombra di me stessa, perché soffrivo di terribile ansia, ossessioni e compulsioni ormai da 3 anni. La cura-bolide che il dottor C* mi diede mi salvò letteralmente la vita, ma con grossi effetti collaterali (sonnolenza, anorgasmia): Anafranil + Fevarin. Dopo che iniziai a stare meglio, al Day Ospital di Pisa un altro psichiatra mi sostituì il Fevarin con il Prozac, anche perché avevo (ed in parte ho ancora) la tendenza a mangiare troppo, soprattutto carboidrati e dolci, quindi ad ingrassare; ma il Prozac mi fece allergia, allora il dott. lo sostituì con una cp di Depakin ma tenne Anafranil. A 26 anni iniziai una psicoterapia con un'altra dottoressa, che mi tolse il Depakin, per cui prendevo solo 1 cp di Anafranil da 25 mg al dì, e stavo, tra alti e bassi, benino. Da allora ho fatto tanti anni di psicoterapia con diversi professionisti (la seguo tuttora con un bravo psicologo); ho provato varie volte a liberarmi dell'Anafranil, ma non ci sono mai riuscita perché dopo circa un mese di astinenza ricadevo sempre nella depressione e nei pensieri ossessivi. Dopo la laurea a Pisa sono tornata in Sardegna, a SS; qui due dottori diversi, prima nel 2005, poi nel 2007, mi consigliarono di sostituire l'Anafranil, in quanto farmaco che dà molti effetti collaterali, nel 2005 con Escitalopram (Entact), poi nel 2007 con Zoloft, ma in entrambi i casi dopo circa 1 mese di nuova assunzione, pur aumentando gradualmente le dosi, mi sentivo sempre depressa e strana, quindi tornavo ai miei soliti 25 mg di Anafranil al dì, una dose di mantenimento che tra l'altro non mi dava più particolari effetti collaterali. Da allora non ho più cambiato perché con l'Anafranil mi sono sempre sentita abbastanza protetta sia dalle ossessioni che dalla depressione. Purtroppo però nel 2012 ho iniziato a soffrire di attacchi di panico situazionali, cioè limitati alle occasioni in cui per andare a lavoro (insegno Lettere) dovevo guidare fuori città, quindi a poco a poco ho smesso di guidare fuori città, perché non mi sentivo tranquilla neppure tenendo in borsa le gocce di ansiolitico (Alphrazig); ma questo per il mio lavoro è un grosso limite anche perché in Sardegna i trasporti pubblici fanno schifo (inesistenti o lentissimi) e per andare a lavoro fuori SS dovrei per forza appoggiarmi a dei colleghi guidatori e pendolari. Allora la mia nuova psichiatra mi ha consigliato di sostituire gradualmente l'Anafranil (ottimo per DOC e depressione, ma inefficace contro gli attacchi di panico) con Paroxetina, che secondo lei dovrebbe aiutarmi anche con gli attacchi di panico. Quindi il 24 luglio ho iniziato a prendere 20 mg al dì di Paroxetina ed a scalare Anafranil, prendendone 25 mg un giorno sì ed uno no. Da ferragosto la paroxetina è passata a 30 mg, da una settimana la dott.ssa me l'ha portata a 40 mg, lasciando però inalterati i 25 mg di Anafranil a giorni alterni, senza scalarlo ulteriormente, dato che mi sento piuttosto triste, stanca ed apatica. Ormai sono passate 5 settimane e questa Paroxetina non fa effetto, mi sta venendo la tentazione di riprendere la mia dose storica di Anafranil e di buttarci questa Paroxetina nel wc... anche perché chi mi dice che contro gli attacchi di panico funzionerebbe? Io ho bisogno di sentirmi meglio, ho passato un agosto a dir poco fiacco e malinconico, senza voglia di far nulla; tra un po' rinizia la scuola ed ho la seria possibilità di dover riprendere a viaggiare fuori città... Cosa mi consigliate di fare? Grazie di cuore per ciò che fate!
sono una signora di 45 anni, abito a Sassari. Nel lontano 1992, a 22 anni, il celebre dottor C* a Pisa, nella cui Università studiavo con estrema fatica, mi diagnosticò una grave forma di DOC associata a depressione maggiore. Io stavo malissimo, non mangiavo né dormivo più da mesi, ero l'ombra di me stessa, perché soffrivo di terribile ansia, ossessioni e compulsioni ormai da 3 anni. La cura-bolide che il dottor C* mi diede mi salvò letteralmente la vita, ma con grossi effetti collaterali (sonnolenza, anorgasmia): Anafranil + Fevarin. Dopo che iniziai a stare meglio, al Day Ospital di Pisa un altro psichiatra mi sostituì il Fevarin con il Prozac, anche perché avevo (ed in parte ho ancora) la tendenza a mangiare troppo, soprattutto carboidrati e dolci, quindi ad ingrassare; ma il Prozac mi fece allergia, allora il dott. lo sostituì con una cp di Depakin ma tenne Anafranil. A 26 anni iniziai una psicoterapia con un'altra dottoressa, che mi tolse il Depakin, per cui prendevo solo 1 cp di Anafranil da 25 mg al dì, e stavo, tra alti e bassi, benino. Da allora ho fatto tanti anni di psicoterapia con diversi professionisti (la seguo tuttora con un bravo psicologo); ho provato varie volte a liberarmi dell'Anafranil, ma non ci sono mai riuscita perché dopo circa un mese di astinenza ricadevo sempre nella depressione e nei pensieri ossessivi. Dopo la laurea a Pisa sono tornata in Sardegna, a SS; qui due dottori diversi, prima nel 2005, poi nel 2007, mi consigliarono di sostituire l'Anafranil, in quanto farmaco che dà molti effetti collaterali, nel 2005 con Escitalopram (Entact), poi nel 2007 con Zoloft, ma in entrambi i casi dopo circa 1 mese di nuova assunzione, pur aumentando gradualmente le dosi, mi sentivo sempre depressa e strana, quindi tornavo ai miei soliti 25 mg di Anafranil al dì, una dose di mantenimento che tra l'altro non mi dava più particolari effetti collaterali. Da allora non ho più cambiato perché con l'Anafranil mi sono sempre sentita abbastanza protetta sia dalle ossessioni che dalla depressione. Purtroppo però nel 2012 ho iniziato a soffrire di attacchi di panico situazionali, cioè limitati alle occasioni in cui per andare a lavoro (insegno Lettere) dovevo guidare fuori città, quindi a poco a poco ho smesso di guidare fuori città, perché non mi sentivo tranquilla neppure tenendo in borsa le gocce di ansiolitico (Alphrazig); ma questo per il mio lavoro è un grosso limite anche perché in Sardegna i trasporti pubblici fanno schifo (inesistenti o lentissimi) e per andare a lavoro fuori SS dovrei per forza appoggiarmi a dei colleghi guidatori e pendolari. Allora la mia nuova psichiatra mi ha consigliato di sostituire gradualmente l'Anafranil (ottimo per DOC e depressione, ma inefficace contro gli attacchi di panico) con Paroxetina, che secondo lei dovrebbe aiutarmi anche con gli attacchi di panico. Quindi il 24 luglio ho iniziato a prendere 20 mg al dì di Paroxetina ed a scalare Anafranil, prendendone 25 mg un giorno sì ed uno no. Da ferragosto la paroxetina è passata a 30 mg, da una settimana la dott.ssa me l'ha portata a 40 mg, lasciando però inalterati i 25 mg di Anafranil a giorni alterni, senza scalarlo ulteriormente, dato che mi sento piuttosto triste, stanca ed apatica. Ormai sono passate 5 settimane e questa Paroxetina non fa effetto, mi sta venendo la tentazione di riprendere la mia dose storica di Anafranil e di buttarci questa Paroxetina nel wc... anche perché chi mi dice che contro gli attacchi di panico funzionerebbe? Io ho bisogno di sentirmi meglio, ho passato un agosto a dir poco fiacco e malinconico, senza voglia di far nulla; tra un po' rinizia la scuola ed ho la seria possibilità di dover riprendere a viaggiare fuori città... Cosa mi consigliate di fare? Grazie di cuore per ciò che fate!