da arcturus » ven set 20, 2024 4:06 pm
Ciao compagni di sventura,
Volevo darvi il mio aggiornamento sul ritiro dal cymbalta.
Ho applicato il protocollo tartaruga con il criterio più lento.
Ergo ho impiegato 6 anni a dismetterlo con una infinita pazienza di aprire le capsule e raccogliere le palline nel dosaggio a scalare indicato anche sui siti americani paxilprogress e/o survining antidepressant. Riempivo poi le palline in altre capsule gastroresistente acquistate, ed estendendo il tempo di permanenza man mano che arrivavo a dosaggi bassissimi (da 2mg a 0 mg per intenderci).
Durante il percorso di scalaggio ho attraversato periodi di luci ed ombre, ma gestibili con le indicazioni di usare nei periodi critici le benzod a lunga emivita per qualche settimana o nei periodo piu bui, Amisulpride a basso dosaggio per 10-15 gg.
Detto questo, come avevo già constatato molti anni prima con scalaggio lo scalaggio più veloce (datomi dallo specialista..), anche con lo scalaggio estremamente lento e dilatato in anni, purtroppo i sintomi da asistenza si sono presentati. Molto più avanti e piu subdoli. Sono comparsi dopo circa 4 mesi dalla sospensione totale ed in questa forma: prima stanchezza, poi cefalee, sensazione continua di spilli sotto la pelle, disturbi alla vista (offuscamento), libido azzerata, deficit della memoria a breve termine, confusione mentale, parestesie lievi alle mani, tachicardia, senso di svenimento ed instabilità.
Molto spaventato di tutto ciò, in quanto pensavo di esserne uscito e pensavo mi fosse venuto un tumore al cervello, ho eseguito una visita neurologica ed una TAC encefalo risultate entrambe tutte negative.
Quindi vi posso dire, per la mia esperienza, che la cosa positiva è che il farmaco non ha lasciato danni fisici al cervello, la cosa negativa è che anche con lo scalaggio lentissimo i sintomi si presentano. Si possono gestire con le benzod, fare molto sport, la psicoterapia, fare molte camminate, il riposo e non sfrozare troppo la ns mente con ulteriori stress mentali derivanti da situazioni esterne (facile a dirsi, eh..).
Ora credo di essere nella fase "waves e windows" come la chiamano gli americani, ossia periodi in cui si sta bene (compatibilmente poi con gli eventi avversi o esterni della vita) e periodi (che durano qualche giorno o anche qualche settimana) in cui ricompaiono i sintomi che ho descritto prima(da gestire con le benzo senza cercare di abusarne) ed il resto.
Sicuramente posso dire che il farmaco ti lascia molto più vulnerabile agli eventi stressogeni esterni (lavoro, preoccupazioni, ansia, ecc.).
Quanto durerà la fase "onde e finestre" nessuno lo sa. Sui siti americani si parla da 6 mesi a 2 anni....qin quanto è molto soggettivo.
Cmq vorrei dire a tutti di non demordere e interpretare (anche se lo so che è difficile) i sintomi da sospensione come un segnale che il ns cervello è ancora efficiente in quanto sta ripristinando l'equilibrio omeostatico , distrutto dal malefico farmaco.
P.S. Questa è la mia personale esperienza con la duloxetina. Può essere che con altre molecole gli effetti siano molto meno pesanti.