Buongiorno sono un nuovo utente ma conosco già da un bel po' il vostro forum.
Purtroppo sono ben 17 anni, che faccio uso di psicofarmaci. Tutto ebbe inizio una sera di ottobre del 2001 con il primo attacco di panico, spaventato sono andato al pronto soccorso. Nei giorni seguenti ho avuti altri attacchi di panico e sono nuovamente andato al pronto soccorso, dopodiché in una di queste serate al pronto soccorso sono stato mandato al reparto di psichiatria e lì che per la prima volta mi è stata prescritta una cura a base di antidepressivi (xeroxat) e ansiolitici (xanax) e con il consiglio di rivolgermi al CPS di zona. Così ho fatto ed ho iniziato a farmi seguire dal CPS del Fatebenefratelli di Milano. Purtroppo però dopo un anno circa ho commesso due errori, il primo è stato quello di smettere xeroxat senza il parere medico e per di più da un giorno all’altro, tenedo solo l’ansiolitico e secondo errore ho smesso di frequentare il centro psicologico.
Da quel momento mi sono ritrovato a vivere in condizioni di grande disagio per diversi mesi, un periodo veramente difficile, caratterizzato da forte ansia, angoscia, irritabilità, tristezza, derealizzazione, depressione.
Non potendo andare avanti così ho deciso di rivolgermi a Ville Turro del San Raffaele di cui mi avevano parlato un gran bene. Dopo il primo colloquio con la dottoressa che poi mi avrebbe seguito, ho dovuto smettere anche l’ansiolitico perché avrei dovuto sottopormi ad un test per gli attacchi di panico e quindi avrei dovuto essere pulito. Cominciai pertanto a togliere l’ansiolitico ma purtroppo ai sintomi sopra descritti si aggiunsero anche i problemi del sonno. Non dormivo, pertanto mi fu concesso di prendere qualcosa che quantomeno mi facesse dormire la notte. Dopo aver fatto il test, la dottoressa mi prescrisse una nuova cura farmacologica, di cui purtroppo non ricordo il nome, però purtroppo nonostante il nuovo farmaco la sensazione di derealizzazione e di ansia non era svanita e quindi decisi di lasciare Ville Turro e rivolgermi ad un neurologo che mi avevano fatto conoscere. Dopo un paio di colloqui con il neurologo mi consigliò che era il caso di tornare ai vecchi farmaci con i quali mi ero trovato bene, smettendo naturalmente prima, in qualche settimana, il farmaco che mi era stato prescritto a Ville Turro. In breve ero tornato a prendere la paroxetina (stavolta il sereupin) e lo xanax.
All’inizio del 2004 ho iniziato la psicoterapia che ho terminato a marzo del 2018 e parallelamente all’inizio della psicoterapia ho iniziato a farmi seguire anche da una psichiatra per la parte farmacologica, la quale tuttora mi segue. La psichiatra che quindi ha iniziato a seguirmi ha scelto di mantenere il sereupin ma mi ha sostituito lo xanax con frisium per un periodo per poi farmi passare ad EN.
L’intento di comune accordo con la psichiatra è sempre stato quello di arrivare ad una dismissione totale dei farmaci anche perché supportato dalla psicoterapia. Così da un po’ di anni a questa parte abbiamo iniziato un lento processo di diminuzione della paroxetina, da 1 compressa e ½ di sereupin siamo passati ad 1 compressa e ¼, poi ad 1 e da tre anni almeno mi sono attestato a ½ compressa.
Così a maggio del 2015 dopo esserci fermati a ½ compressa per molto tempo, sempre di comune accordo abbiamo ripreso il processo di dismissione della paroxetina e pertanto da ½ compressa sono passato ad ¼ di compressa un giorno e ½ compressa un altro giorno per 22 giorni, poi a ½ compressa un giorno si ed un giorno no per 15 giorni circa dopodiché ho ripreso con ¼ di compressa un giorno e ½ compressa un altro giorno per 23 giorni fino ad arrivare ad ¼ di compressa al giorno per circa 4 mesi, ma visto che non stavo benissimo la dottoressa mi concesse di aumentare di 20 gocce l’EN, pertanto oltre alle 20 gocce di ansiolitico la sera altre 20 durante il giorno, purtroppo però a distanza di quattro mesi (cioè da luglio 2015 a novembre 2015) da quando avevo iniziato a prendere solo ¼ di compressa di sereupin ho dovuto supplicare la dottoressa di tornare a prendere ½ compressa nonostante lei non fosse d’accordo, perché stavo molto male.
A distanza di due anni dalla precedente esperienza, la psichiatra a dicembre del 2017 mi ha nuovamente proposto di riprendere la dismissione del farmaco.
Nel frattempo essendo venuto a conoscenza delle vostre scalette di diminuzione della paroxetina, ho pensato bene di farle vedere alla mia dottoressa che, dopo averle guardate mi ha detto che erano prive di fondamenti scientifici, che la paroxetina non provoca dipendenza e tantomeno sintomi di astinenza e a parer mio ha anche pensato che io mettessi in dubbio la sua professionalità.
Pertanto per venirmi incontro, vista la mia paura in merito a causa dei precedenti fallimenti e per facilitare la diminuzione mi ha proposto di passare alla soluzione in gocce (DAPAROX), diminuendo così di una goccia ogni cinque mesi.
Dal 22 dicembre del 2017 ho tolto la ½ compressa di sereupin ed ho iniziato a prendere l’equivalente di daparox gocce (10 gocce), poi però memore dei vostri consigli e con la scusa che in farmacia mi avevano consigliato stiliden ho avvisato la psichiatra ed ho iniziato il giorno 11 gennaio 2018 a prendere 20 gocce di stiliden invece delle 10 goccedi daparox, purtroppo però dopo 4 giorni sono dovuto tornare alle 10 gocce di daparox in quanto mi sentivo alquanto strano ed ansioso.
A marzo di quest’anno dopo dieci anni si è concluso il percorso psicoterapico (termine che avevamo già valutato insieme alla psicoterapeuta). Sentendomi meglio e sempre sotto il controllo della psichiatra, dal 20 marzo di quest’anno ho cominciato a scalare il daparox, passando da dieci gocce a nove. Sono passati 4 mesi da quella goccia che ho tolto eppure in questi giorni ho avuto una forte ansia a tal punto che in alcuni momenti mi sentivo paralizzato, irrequietezza, irritabilità, tristezza. Pertanto vista la situazione ho parlato con la mia psichiatra, la quale mi ha concesso di aumentare EN con 10 gocce al mattino e 10 gocce al pomeriggio oltre alle solite 20 gocce che come sempre prendo la sera.
Scusate se sono stato prolisso ma ho cercato di essere abbastanza preciso.
Vi chiedo cortesemente di sapere se posso continuare con il piano di dismissione di una goccia in meno ogni cinque mesi, tamponando le crisi con le 20 gocce di ansiolitico in più che mi sono state prescritte.
Grazie mille