Ho 57 anni. Seguo dal 2003 la seguente terapia, comunque ridotta mano a mano negli anni (direi ora di mantenimento) per ansia generalizzata, attacchi di panico e depressione di cui soffro da quando ero giovane:
alprazolam 1mg la mattina – 0,25 a sera
sereupin 10mg la mattina (mezza compressa)
lamictal 0,50mg a sera
tavor orosolubile 2,5 mg al bisogno (anche mezza compressa)
ho seguito diverse terapie da psicoterapeuti negli anni tipo analisi, terapia cognitivo-comportamentale, ipnosi, meditazione e tecniche di rilassamento traendone grande giovamento ma non la risoluzione totale dei miei malesseri. I successi ottenuti e la strada percorsa è stata tanta come le batoste che pure non sono mancate.
Ritengo che potrei tentare di ridurre ancora i farmaci cominciando dalla benzodiazepina e ne ho parlato con uno psichiatra esperto che mi ha consigliato di passare dall’alprazolam al rivotril per poi dismetterli totalmente dato che con il secondo dice che è più facile. Gli effetti collaterali di questi farmaci sono diventati per me molto duri da sopportare con l’avanzare dell’età.
Ho fatto un paio di tentativi di sostituzione alprazolam-rivotril ma non ci sono riuscito per la dipendenza e i conseguenti effetti di rimbalzo. Lui dice di fare la sostituzione di colpo senza mischiare i due farmaci e di aumentare la dose del rivotril se non ce la faccio, ma mi sembra che non funzioni.
Poiché lui è a Roma, quindi lontano, riceve lì solo una volta a settimana ed è difficile contattarlo, potereste aiutarmi con qualche dritta?
Potreste poi spiegarmi perché sconsigliate l’assunzione della benzodiazepina al bisogno più di una volta alla settimana. Forse perché si andrebbe incontro ad una dipendenza doppia, a due tipi di benzodiazepine?
Grazie per quello che vorrete consigliarmi.