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gio set 03, 2015 6:48 pm
Salve a tutti,
Ho 38 anni e assumo antidepressivi dall'eta' di 20 in seguito all'insorgenza di attacchi di panico. Ho cominciato con il sereupin 20 mg ma, quando poco dopo ho provato a sospenderlo, ho accusato malesseri peggiori del panico iniziale e quindi sono stata costretta a riprenderlo, almeno nella dose di 10 mg, per continuare ad avere una vita normale. Mi sono laureata, sono stata bene, sino a quando circa 8 anni fa ho fatto un tonfo tremendo dopo circa un mese dalla sospensione totale del farmaco, con tutti, e dico tutti, i sintomi di astinenza correlati ed una depressione che non avevo mai provato. Non riuscivo nemmeno ad alzarmi dal letto, angoscia perenne, ideazione suicidaria etc. Il paradosso è che non ero mai stata così male prima dell'assunzione dei farmaci! Così mi è stato prescritto l'efexor 75, che ho preso in sostituzione del sereupin. A marzo sono riuscita a dimezzare la dose a 37.5 con successo. Avevo rinunciato alla prospettiva di poter sospendere i farmaci e all'idea di poter avere un figlio. Ho purtroppo sperimentato tanta approssimazione attorno a questo argomento e ogni fallimento nel tentativo di sospendere il farmaco ha rafforzato in me l'idea di essere assolutamente incapace di poterne fare senza. Il punto è che sto bene, non ho più attacchi di panico ne' depressione se non quando provo ad eliminare il farmaco. Solo quando ho letto di voi e del protocollo tartaruga ho permesso a me stessa di sperare di poter fuggire da questa gabbia. Vi chiedo quindi di potermi inviare un contatto di uno psichiatra che mi accompagni in questo percorso. Io sono di Lecce, ma sono disposta ad arrivare ovunque!
Grazie per l'aiuto che vorrete offrirmi.
ven set 04, 2015 8:14 pm
Ciao,
Il Sereupin (paroxetina) e' probabilmente il farmaco che da' più' dipendenza in assoluto. Di certo, come avrai notato dagli altri messaggi sul forum, non sei l'unica a non esserci riuscita
La stessa casa farmaceutica che deteneva il brevetto e' stata di recente multata per aver nascosto tali problemi nei clinical trials.
Ora torniamo al tuo caso particolare.
A) Se l'idea e' "Non ho figli e devo mettermi al più' preso nelle condizioni di poterne avere almeno uno, possibilmente sano", crediamo possa convenire semplicemente cercare di sostituire (GRADUALMENTE) i 37.5 mg di Effexor con un dosaggio equivalente di Cipralex (ovvero 5 mg), per poi cercarsi una gravidanza e solo DOPO la gravidanza incominciare a togliere molto gradualmente il Cipralex (seguendo il protocollo tartaruga).
Purtroppo non ci sono ancora abbastanza studi affidabili e onesti che riportano in modo chiaro i rischi dell'assunzione di farmaci durante la gravidanza. Anche il Cipralex non può' essere considerato al 100% sicuro.
Pero', la nostra attuale impressione, e' che i rischi sul feto che si hanno assumendo l'Effexor siano maggiori di quelli che si hanno assumendo il Cipralex. Quindi, se uno non ha figli, ed e' quindi disposto ad accettare qualche lieve rischio pur di averne uno, probabilmente conviene passare al Cipralex (in quanto togliere tutti i farmaci richiederebbe troppo tempo per chi ha un eta' già' avanzata ! ).
B) Differentemente se l'idea e' "non sono in cerca di gravidanze e voglio liberarmi dei farmaci", conviene invece di più' ridurre gradualmente l'Effexor (lasciando perdere il passaggio al Cipralex).
In quali di queste due tipologie di paziente ti collochi ???
In base alla riposta potremo poi suggerirti cosa fare.
Per quanto riguarda lo psichiatra a Lecce ti contattiamo in privato.
sab set 05, 2015 11:41 am
Buongiorno,
Grazie mille per la risposta celere e per il contatto fornitomi! Non mi sembra vero di aver trovato dei professionisti che prendano così seriamente il percorso di sospensione dei farmaci. Sino ad oggi l'equazione riscontrata e' stata: stai male senza il farmaco ergo sei un caso di follia permanente. Rassegnati. Quindi, a prescindere da quello che sarà il mio risultato personale, vi faccio i miei complimenti! Dunque, venendo al mio caso, il mio obiettivo e' quello di cercare di avere un figlio. Naturalmente non a tutti i costi, ma sono disposta ad accettare un margine di rischio che mi consenta almeno di cercare la gravidanza. Quindi, se ho ben compreso, dovrei sostituire l'efexor, giusto?
Grazie ancora
sab set 05, 2015 8:18 pm
Ok,
allora il passaggio graduale dovrebbe essere tentato in questo modo (fermati in caso di problemi):
ogni capsula di Effexor da 37.5 dovrebbe contenere circa 150 pallini (verifica sul tuo formato).
Cipralex 2 mg + 140 pallini di Effexor (per 10 giorni)
Cipralex 2 mg + 130 pallini di Effexor (per 10 giorni)
Cipralex 2 mg + 120 pallini di Effexor (per 12 giorni)
Cipralex 2 mg + 110 pallini di Effexor (per 12 giorni)
Cipralex 2 mg + 100 pallini di Effexor (per 15 giorni)
Cipralex 3 mg + 90 pallini di Effexor (per 15 giorni)
Cipralex 3 mg + 80 pallini di Effexor (per 20 giorni)
Cipralex 3 mg + 70 pallini di Effexor (per 20 giorni)
Cipralex 4 mg + 60 pallini di Effexor (per 25 giorni)
Cipralex 4 mg + 50 pallini di Effexor (per 25 giorni)
--------------------- dosaggio compatibile con una gravidanza ------------------
Cipralex 5 mg + 40 pallini di Effexor (per 30 giorni)
Cipralex 5 mg + 30 pallini di Effexor (per 30 giorni)
Cipralex 5 mg + 20 pallini di Effexor (per 20 giorni)
Cipralex 5 mg + 15 pallini di Effexor (per 20 giorni)
Cipralex 5 mg + 10 pallini di Effexor (per 20 giorni)
Cipralex 5 mg + 5 pallini di Effexor (per 20 giorni)
Tra circa 5 mesi potrai incominciare a provare ad avere una gravidanza, in quanto sarai arrivata ad un dosaggio di Effexor molto basso.
Fermati in caso di problemi e tienici aggiornati su come va.
mer ott 17, 2018 2:24 pm
Salve a tutti,
Ho 41 anni e assumo antidepressivi dall'eta' di 20 in seguito all'insorgenza di attacchi di panico. Ho cominciato con il sereupin 20 mg ma, quando poco dopo ho provato a sospenderlo, ho accusato malesseri peggiori del panico iniziale e quindi sono stata costretta a riprenderlo, almeno nella dose di 10 mg, per continuare ad avere una vita normale. Mi sono laureata, sono stata bene, sino a quando circa 10 anni fa ho fatto un tonfo tremendo dopo circa un mese dalla sospensione totale del farmaco, con tutti, e dico tutti, i sintomi di astinenza correlati ed una depressione che non avevo mai provato. Non riuscivo nemmeno ad alzarmi dal letto, angoscia perenne, ideazione suicidaria etc. Il paradosso è che non ero mai stata così male prima dell'assunzione dei farmaci! Così mi è stato prescritto l'efexor 75, che ho preso in sostituzione del sereupin. A marzo 2015 sono riuscita a dimezzare la dose a 37.5 con successo.
A febbraio 2016 ho cominciato a stare male nuovamente, in concomitanza con decisioni relative al matrimonio e alla scelta di avere figli, che il mio compagno non condivideva. Vi avevo già scritto a settembre 2015 spinta dal desiderio di avere figli, avevo ricevuto un vostro protocollo, non iniziato. A 2016 l’inizio del malessere con effexor a 37.5, poi sfociato nella fine della mia relazione e in una depressione, grave. Oggi mi chiedo se abbia inciso l’aver dimezzato efexor (marzo 2015- malessere febbraio 2016). A novembre 2016, dopo un tentativo con sertralina 50 (ero io che non accettavo la dose 100), sono passata a exequa 60 mg. Sono stata meglio nel giro di qualche mese. Da 2 anni sono in psicoterapia . Non ho abbandonato l’idea di avere un figlio, nonostante la mia età . Ho purtroppo sperimentato tanta approssimazione attorno a questo argomento e ogni fallimento nel tentativo di sospendere il farmaco ha rafforzato in me l'idea di essere assolutamente incapace di poterne fare senza. Il punto è che sto bene, non ho più attacchi di panico ne' depressione se non quando provo ad eliminare il farmaco. Naturalmente , se per avere un figlio dovessi stare male ancora, sarei pronta a rinunciarci, ma proverei, in ogni caso, provare a sospendere i farmaci. Vi avevo chiesto un contatto di uno psichiatra su Lecce, ma all’epoca non vi erano professionisti in zona. Attendo istruzioni per il rinnovo della quota associativa .
Grazie per l'aiuto che vorrete offrirmi.
lun ott 22, 2018 2:03 pm
Buongiorno a tutti,
del forum sono un neofita...tuttavia ho letto e riletto quanto più possibile sul Vs sito. Oggi, offermandomi sul Vs decalogo di psichiatria, se da una parte registro un certo sconforto - dal momento che per 15 anni ho assunto eutimil, xanax e remeron raggiungendo ad oggi i massimi dosaggi -, dall'altra sono necessariamente disorientato. In una recente revisione della terapia, evidentemente per le mie continue segnalazioni di un porgressivo deterioramento del mio disagio, il mio specialista di riferimento ha "rigenerato" la terapia, mantendono lo xanax, ma sostiuendo la paroxetina con la fluoxetina e mirtazapina (remeron) con la mianserina (Lantanon). Il passaggio non è stato "traumatico" per tutta onestà, sebbene mi aspettassi dal mio specialista un certa gradualità nella riduzione ed eliminazione dei due precedenti pricincipi. Tuttavia, ri-leggendo il Vs decalogo, mi ritrovo ancora con farmaci che ormai Voi sconsigliate: sino a ieri erano paroxetina, alprazolam e mirtazapina e oggi sono la fluoxetina, alprazolam e la mianserina. Ciò che più mi turba è l'impossibilità, di questi giorni, di reperire il Lantanon anche su ordinazione, problema che dovrò immediatamente risolvere con il mio specialista. Ma un dubbio mi attanaglia: sono sulla giusta strada? Potete fornirmi qualche indicazione? E' verosimile che il Lantanon non sia reperibile neanche su ordinazione? Ma soprattutto se non sia il caso di affidarmi ad altro specialista, su cui inizio ad avere qualche perplessità? Avete uno specialista di riferimento a Padova?
Vi sarei grato per ogni Vs riscontro.
Allison
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